RAVENNA - I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Ravenna, assieme ai colleghi della locale compagnia dei carabinieri, sono riusciti a identificare gli autori di alcune rapine perpetrate presso gli istituti di credito “UniCredit” di Ravenna tra il mese di agosto e il mese di settembre del 2023. Si tratta di tre cittadini romeni di 19, 23 e 25 anni i quali, si avvicinavano alle vittime, tutte persone anziane, mentre erano intente a eseguire dei prelievi presso gli Atm (Bancomat) dell’UniCredit e, dopo aver atteso che la vittima inserisse il codice di sicurezza, la strattonavano, subentrando nel digitare sulla tastiera il massimo importo erogabile. Prelevato il denaro, di solito euro 1.500, si allontanavano a piedi, facendo perdere le proprie tracce.
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza degli istituti di credito
Attraverso una meticolosa ricerca, esaminando le immagini dei sistemi di videosorveglianza degli istituti di credito, della rete urbana e di altri edifici pubblici e privati, gli investigatori dei carabinieri sono riusciti a trovare i volti degli autori, poi identificati e individuare i veicoli utilizzati per lasciare il territorio. Ottenute le misure cautelari richieste alla procura della Repubblica di Ravenna, nella mattinata di venerdì 20 ottobre 2023, i militari del Nucleo investigativo hanno proceduto alla loro cattura, rintracciandoli in Reggio Emilia, Modena e Castel Maggiore (Bologna). In particolare, a Reggio Emilia, nel corso della mattinata, i carabinieri partiti da Ravenna per eseguire la misura, si sono imbattuti in un’ulteriore rapina perpetrata con le medesime modalità ai danni di un pensionato 82enne, impegnato in un’operazione di prelievo presso la Banca “UniCredit”, al quale il 23enne, assieme a un complice connazionale di anni 35 (non coinvolto negli episodi di Ravenna), avevano appena asportato la somma di euro 1.500 euro, procedendo quindi al loro arresto in flagranza di reato. Nella circostanza, i carabinieri hanno ricostruito altresì la loro responsabilità in altri due episodi commessi con le medesime modalità quella mattina, una presso lo stesso sportello bancomat e poco prima un altro in Bagnolo in Piano (RE) e non riusciti per la pronta reazione delle vittime, anche loro anziane.
Quattro romeni incensurati e senza fissa dimora finiscono in carcere
Sempre a Modena il personale della locale questura ha fermato per un controllo il 25enne e, grazie alle ricerche inserite dai carabinieri di Ravenna, assieme a questi ultimi hanno proceduto all’esecuzione della misura. Il più giovane della banda, di anni 19, è stato invece fermato nel tardo pomeriggio di ieri a Castel Maggiore (Bologna) con il contributo della locale stazione dei carabinieri che, assieme agli operanti ravennati, hanno individuato l’uomo, procedendo alla sua cattura. Tutti e quattro i romeni, incensurati e senza fissa dimora, sono stati associati presso le case circondariali presenti sui rispettivi territori a disposizione della competente Autorità giudiziaria. Sono invece in corso ulteriori indagini tese a riscontrare la responsabilità dei quattro in analoghi episodi verificatisi in altre città della regione, del Triveneto e del centro Italia.
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