Vocalità al femminile per il Festival Popolare italiano 2024

ROMA - È dedicata alla vocalità al femminile la decima edizione del Festival Popolare Italiano diretto dal musicista e compositore Stefano Saletti, che si svolge dal 5 aprile al 24 maggio 2024 e realizzato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. Popolare è donna, il tema proposto per questa decima edizione, vuole indagare il rapporto tra vocalità femminile e musiche della tradizione. Le artiste coinvolte, infatti, sono alcune tra le più rappresentative interpreti della scena nazionale e internazionale.

Dalla Giordania all'Argentina, dall'Algeria alla Turchia

«Per questa decima edizione, oltre a grandi voci del panorama italiano, ho voluto coinvolgere anche artiste internazionali - spiega Saletti così da far conoscere e apprezzare la forza della vocalità femminile in tutte le sue possibili declinazioni, mettendo a confronto tradizioni e tecniche espressive differenti che vanno dalla Giordania all'Argentina, dall'Algeria alla Turchia».

Elena Ledda insieme con Mauro Palmas nello spettacolo Amaius

Si parte il 5 aprile alle ore 20,30 con il Canto del mare della Banda Ikona di Saletti e Le voci del Mediterraneo di Barbara Eramo, Gabriella Aiello, Yasemin Sannino, Raffaella Misiti, Fabia Salvucci, Raffaela Siniscalchi; il 24 aprile di scena Suonno d’Ajere, trio guidato dalla voce di Irene Scarpato, che presenta Nun v’annammurate, progetto dedicato al recupero della tradizione napoletana; il 25 aprile (alle ore 17,30) la grande tradizione araba risuona nella voce della cantante giordana Macadi Nahhas che propone lo spettacolo Singing for humanity insieme col musicista persiano Pejman Tadayon. Il 30 aprile (ore 20,30) il concerto Amoreamaro della nuova protagonista della musica popolare, la cantante pugliese Maria Mazzotta; il 4 maggio (ore 20,30) è la volta di Reves con la cantante argentina Sarita Schena con Giuseppe De Trizio e Claudio Carboni; il 17 maggio (ore 20,30) la cantante algerina Anissa Gouizi con Giovanni Seneca nel progetto Mediterraneo battente; il 23 maggio (ore 20,30) le atmosfere acustiche dell’ensemble Enerbia guidato dalla violinista Maddalena Scagnelli. Chiusura alla grande del festival il 24 maggio (ore 20,30), con la voce della Sardegna Elena Ledda insieme con Mauro Palmas nello spettacolo Amaius.

Conversazione in musica a cura di Blogfoolk Magazine

Ogni concerto sarà preceduto da una Conversazione in musica a cura di Blogfoolk Magazine, il più autorevole settimanale dedicato alle musiche popolari, world e folk, con una serie di incontri curati dal direttore editoriale Salvatore Esposito e da Stefano Saletti, nei quali verranno approfonditi gli aspetti legati alle musiche eseguite, agli strumenti popolari utilizzati, agli aspetti artistici e produttivi delle varie esibizioni con interventi di giornalisti, artisti, musicologi, produttori, scrittori e critici musicali. Il programma prevede il 5 aprile (ore 19,30) il giornalista e critico Felice Liperi sul tema Tradizione e canzone (d'autore): un filo interrotto?; il 24 aprile (ore 19,30), il percussionista Andrea Piccioni Ritmi e tecniche del tamburello e dei tamburi a cornice; il 25 aprile (ore 17) la cantante Macadi Nahhas e il produttore Soud Allan Memoria e dialogo possibile all'interno del Mediterraneo; il 30 aprile (ore 19,30) Voci, suoni e colori della nuova scena musicale del Sud; con la premiazione del Disco dell'anno Blogfoolk Bucolica di Hiram Salsano; il 4 maggio (ore 19,0) Il femminino sacro in musica con la cantante e regista Agadez (nella vita Giada Colagrande); il 17 maggio (ore 19,30) il giornalista, musicista e fotografo Valerio Corzani in Corzani Airlines: raccontare la musica per immagini; il 23 maggio (ore 19,30) il musicista e ricercatore Luigi Cinque con il giornalista e regista Maurizio Malabruzzi Tramandare e tradire: le vie delle nuove sonorità partendo dalla tradizione; il 24 maggio (ore 19,30) Sardegna isola sonante: tradizione e innovazione con Elena Ledda e Mauro Palmas. Questa edizione gode anche della media partnership di Rai Radio Techete’ che, con la cura di Elisabetta Malantrucco, realizzerà una serie di puntate dedicate ai concerti e agli artisti protagonisti della rassegna e proporrà prima di ogni concerto un ascolto di rare registrazioni di interviste di grandi voci della tradizione popolare, tra le quali Rosa Balistreri, Maria Carta, Giovanna Marini, Lucilla Galeazzi, Fausta Vetere, Caterina Bueno.

Il Museo crea un connubio naturale tra musica ascoltata e cultura della musica

Il progetto è condiviso con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, diretto dall’architetta Sonia Martone, che, evidenzia come «il museo stia diventando sempre più il luogo nel quale celebrare la musica attraverso lo studio, il restauro e l’esposizione degli strumenti musicali di tutte le epoche. Non possiamo parlare solo di festival, ma di vero e proprio progetto culturale che associa concerti a conversazioni, a visite alle collezioni, coinvolgendo diverse professionalità, messe a confronto con un pubblico non solo di esperti». Con la sua ricca collezione di strumenti antichi, e del mondo, il Museo crea un connubio naturale tra musica ascoltata e cultura della musica.

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