Criminalità organizzata di stampo mafioso, 17 persone agli arresti

guardia di finanza comando provinciale palermo
Guardia di finanza, comando provinciale di Palermo

PALERMO - La Guardia di finanza di Palermo, nell'ambito delle sue attività di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso. ha eseguito 18 misure cautelari personali. Nelle prime ore della mattinata di lunedì 16 dicembre 2024, i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo, su richiesta della locale procura della Repubblica - Dda, nei confronti di 18 soggetti, di cui 7 in carcere, 10 ai domiciliari e 1 destinatario dell'obbligo di dimora nel comune di residenza. Contestualmente, perquisizioni presso le abitazioni e gli altri luoghi nella disponibilità degli indagati, nei cui confronti si procede, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, porto abusivo d’armi, turbata libertà degli incanti, estorsione, rapina e favoreggiamento personale.

Le trame illecite poste in essere dalla famiglia mafiosa di Mazara del Vallo (Trapani)

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, hanno permesso di far luce sulle trame illecite poste in essere dalla famiglia mafiosa di Mazara del Vallo (Trapani), disvelando i rapporti verticistici esistenti tra gli affiliati. In particolare, sono state ricostruite le fasi che hanno portato all'ascesa di un soggetto, attivo nel settore dell'allevamento di ovini, che, agendo quale braccio operativo del capo mandamento (attualmente detenuto), è divenuto, nel tempo, il punto di riferimento per lo svolgimento delle più diverse attività criminali (tra cui riscuotere crediti insoluti, dirimere controversie e organizzare un traffico di stupefacenti tra Palermo e i territori ricadenti nel mandamento). In tale contesto è stata riscontrata l’esistenza di un penetrante potere di controllo economico del territorio, esercitato mediante la gestione mafiosa delle aree di pascolo e delle aste fallimentari.

Una capillare rete di supermercati riconducibile a un noto imprenditore mazarese

Al riguardo, le investigazioni hanno consentito di documentare anche diversi episodi di violenza legati al mancato rispetto di accordi presi per la spartizione di alcuni immobili. Parallelamente, è stato possibile ricostruire le dinamiche criminali che hanno favorito lo sviluppo, in territorio trapanese, di una capillare rete di supermercati riconducibile a un noto imprenditore mazarese; questi, forte di un rapporto diretto con il vertice storico del mandamento mafioso di Mazara del Vallo sin dalla metà degli anni 2000, ha potuto espandere la propria sfera di affari in diversi settori merceologici, acquisendo la proprietà e la gestione di numerose società. In cambio del sostegno garantitogli dall'associazione, il medesimo imprenditore avrebbe assicurato a cosa nostra l'assunzione di affiliati e di loro parenti, aiuti finanziari per l'avvio di nuove attività economiche, nonché l’acquisto di beni posti in asta e riconducibili a soggetti contigui, così che gli stessi ritornassero nella loro disponibilità. Questa attività di servizio, che ha previsto l'impiego di oltre 150 fiamme gialle, testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno della Guardia di finanza, nell'ambito delle indagini delegate dalla Direzione distrettuale antimafia, al fine di contrastare ogni possibile tentativo di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico-produttivo, nell'ottica di garantire al mercato le necessarie condizioni di legalità e competitività. In attesa di giudizio definitivo, trova applicazione, per tutti gli indagati, il principio della presunzione di innocenza.

Ricerche Correlate

Commenti