Guardia di finanza, comando provinciale di Lecce |
LECCE - La Guardia di finanza di Lecce ha sequestrato oltre 8 tonnellate di fuochi d'artificio. Le Fiamme gialle del comando provinciale della Gdf leccese, nell'ambito dei servizi di controllo economico del territorio, incrementati in occasione del periodo natalizio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all'illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici. In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate "Baschi Verdi" del gruppo di Lecce, all'interno di un magazzino di un'attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all'ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocentomila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività. La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l'incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.
Ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente
Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l'imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell'arco della stessa giornata. Il titolare dell'attività commerciale è stato segnalato alla procura della Repubblica di Lecce per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite. Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, nel quale gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni di sana concorrenza.
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