Portami a Napoli di Nadia Verdile a Portici per i 300 anni di Maria Amalia di Sassonia

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Nadia Verdile

PORTICI - Alla Reggia di Portici, per i 300 anni di Maria Amalia di Sassonia, il libro “Portami a Napoli” di Nadia Verdile. Sarà presentato martedì 17 dicembre 2024, alle ore 17, nell'Aula Ling, con ingresso da piazza di Borbone 1, Complesso Mascabruno della splendida Reggia di Portici (Napoli), l'ultimo libro della scrittrice e giornalista, Nadia Verdile. “Portami a Napoli. Maria Amalia di Sassonia, due Regni una città nel cuore” per i tipi di Pacini Fazzi Editore in Lucca. L’incontro chiude le celebrazioni per il tricentenario della nascita della regina aperte a maggio nella Reggia di Caserta. Ne parleranno con l’autrice Tiziana Maffei, direttrice della reggia di Caserta, e Stefano Mazzoleni, direttore dell’area musei della Reggia di Portici. Letture a cura di Rita Raucci, immagini video di Ciro Faraldo. Trasformare il racconto di una dolorosa e lunga agonia in una storia d’amore, fatta di coniugale tenerezza e soffusa di nostalgia e, a sbalzo, nel racconto stesso scolpire una narrazione storica ricca, rigorosa, puntigliosamente sostenuta da una profonda conoscenza della storia del Regno di Napoli, nel contesto europeo e della Spagna del ‘700.

La vicenda del fine vita di Amalia di Sassonia, Regina di Napoli e poi di Spagna

È possibile? Senza travolgere il lettore nella fatica impegnativa di seguire, tra presente e passato, personaggi, fatti, tempi ed eventi, sì da fiaccarne l’attenzione. È possibile? A dirlo sembrerebbe di no. Eppure l’ardua impresa riesce a Nadia Verdile, grazie alla magia della sua invenzione del flashback narrante. L’autrice costruisce così un’avvincente sequenza, di passaggi agili e veloci di protagonisti in presenza, alternati a corposi rinvii in remoto, lampi narranti all’indietro nel tempo, nell’ampio quadro storico in cui si dipana la vicenda del fine vita di Amalia di Sassonia, Regina di Napoli e poi di Spagna, con accanto il suo coniuge e Re, Carlo di Borbone. Commovente e umana la vicenda della Donna colpita dalla malattia, di cui ha lucida consapevolezza, e dell’Uomo innamorato e incatenato dalle regali responsabilità, che gli impedirono di esaudire l’ultimo desiderio dell’Amata: “Portami a Napoli…”. Per il lettore, l’eleganza di una prosa raffinata e scorrevole, perfino modulata nei toni appropriati ai vari segmenti del racconto, tra i quali l’autrice, casertana, riesce ad innestare, con consumata destrezza, concepimento e gestazione di quel dono immortale che i reali di Napoli fecero a Caserta, all’Europa e al mondo intero, quale fu, è e resterà la Reggia di Caserta.

Nadia Verdile docente, scrittrice e giornalista, collabora con il quotidiano Il Mattino

Ma Portici fu amata e vissuta dalla regina Maria Amalia, qui nacquero molti dei suoi figli, qui visse con gioia molti dei suoi anni più belli. L’autrice del volume, Nadia Verdile, è docente, scrittrice e giornalista, collabora con il quotidiano Il Mattino, ha ventitré libri all’attivo tra testi monografici e didattici, come storica, da anni, dedica le sue ricerche alla riscrittura della Storia delle Donne. Sue voci sono nel Dizionario biografico degli Italiani di Treccani. È direttrice della Collana editoriale “Italiane” di Pacini Fazzi Editore. Di se stessa dice di essere ottimista di natura, intollerante verso stereotipi e pregiudizi.

copertina del libro di nadia verdile portami a napoli maria amalia di sassonia

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