![]() |
Generazione Pasolini, Marta Bulgherini |
NAPOLI - Da giovedì 17 aprile 2025, al Teatro Elicantropo di Napoli, Generazione Pasolini di Marta Bulgherini. Uno spettacolo in due atti, tra ironia e intimità, per un viaggio emotivo, irriverente e personale nella figura di Pier Paolo Pasolini. È un viaggio emotivo, irriverente e personale nella figura di Pier Paolo Pasolini lo spettacolo Generazione Pasolini scritto e diretto da Marta Bulgherini, anche interprete con Nicolas Zappa, in scena da giovedì 17 aprile, alle ore 20,30 (repliche fino a domenica 20), al Teatro Elicantropo di Napoli. Presentato da Generazione P, l’allestimento non è solo un tributo all'autore, ma un vero e proprio viaggio nell’intimità del suo pensiero, che esplora, attraverso la lente di una narrazione personale e vibrante, la figura di Pier Paolo Pasolini oltre le convenzioni e le aspettative. Generazione Pasolini nasce dal profondo percorso di avvicinamento dell'autrice, che ha cominciato a studiare l'opera di Pasolini con grande confusione e scetticismo, per poi riscoprirlo come un amico prezioso, che regala sempre nuove prospettive.
La performance di Marta Bulgherini si divide in due parti
Un viaggio che ha attraversato rabbia, frustrazione, ma anche amore e scoperta. Lo spettacolo, infatti, è una trasposizione del suo personale cammino, un percorso accidentato che sfocia in una dimensione intima e inaspettata, dove l’autore sembra farsi prossimo come un membro di famiglia, nonostante la distanza temporale. La performance si divide in due parti: la prima, una stand-up comedy che ironizza sui temi pasoliniani con un linguaggio fresco e audace; la seconda, un dialogo serrato e coinvolgente con la presenza del partner di scena, crea uno scambio di domande e risposte che mette in luce le difficoltà e le contraddizioni di Pasolini, ma anche la sua irriverenza e la sua lucidità.
Una prospettiva nuova e autentica sull’autore
«Non è il solito spettacolo su Pasolini - afferma l’autrice che difende con forza il suo approccio - ma un flusso di coscienza irriverente, de-divinizzante e totalmente scanzonato. Un'opera che sfida le convenzioni e offre una prospettiva nuova e autentica sull’autore, tra amore, scoperta e, inevitabilmente, anche qualche provocazione».
Un invito a riscoprire Pasolini non come icona intoccabile
Generazione Pasolini non è una biografia teatrale né una lezione accademica: è un atto di amore e disobbedienza. È un invito a riscoprire Pasolini non come icona intoccabile, ma come interlocutore reale, generazionale, sorprendentemente vicino, anche a chi, almeno inizialmente, non lo capisce o non lo condivide. Lo spettacolo si rivolge a chi Pasolini lo ha studiato, amato, odiato, dimenticato. Ma soprattutto a chi non lo ha ancora incontrato, e forse proprio grazie a questo spettacolo potrà farlo da un’angolazione nuova, personale, disarmata.
Ricerche Correlate
- Bollicine di Max Giusti: verità scomode, risate e musica
- Heimat. Il cielo che abbiamo dentro, spettacolo delle Salut Salon
- Fra'. San Francesco, la superstar del medioevo di e con Giovanni Scifoni
- Composizioni senza tempo di Roby Facchinetti eseguite dal maestro Diego Basso
- Il cielo è di tutti, con i bambini di 33 cori di voci bianche
Altre Notizie di
Commenti
Posta un commento