Raffaello. Gli occhi, le mani, i versi, lo sguardo. Lo scrittore Pierfranco Bruni tra arte e linguaggi artistici
ROMA - Il Raffaello curato da Pierfranco Bruni, edito in ebook da Pellegrini editore, e il contribuito di notevoli studiosi, al centro delle celebrazioni di Raffaello500. "RAFFAELLO Gli occhi, le mani, i versi, lo sguardo" (edita da Pellegrini Editore) è al centro delle Celebrazioni di Raffaello500 in una collaborazione tra la Pellegrini editore il Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi e il Mibact.
Il testo, a cura di Pierfranco Bruni che introduce e chiude il lavoro, esce in edizione ebook e vedrà successivamente la versione cartacea. Il testo che ha lo scopo di creare un intreccio tra arte e linguaggi artistici e pittura e linguaggio poetico vede i contributi di:
- María José Cerdá Bertomèu, direttrice del Museo del Mar di Santa Pola, con il saggio dal titolo:
"Stili, correnti, tematiche, evoluzioni e rivoluzioni", effettua raffronto tra Leonardo e Raffaello;
-Admira Brahja, docente dell'università di Scutari, con un intervento "Lo sguardo, le mani e il velo di Raffaello in Motra Tone di Idromeno", pone a confronto “La Velata” di Raffaello con l’opera del pittore albanese Kolë Idromeno;
-Patrizia De Luca (docente di storia dell’arte) analizza la produzione artistica raffaellita commissionata dal banchiere Agostino Chigi, con particolare attenzione al “Trionfo di Galatea” e alla “Loggia di Psiche” con il saggio "Raffaello alla Villa Farnesina - l’incontro con la mitologia e la sperimentazione di nuovi linguaggi";
-Davide Foschi, artista e studioso del Rinascimento, con il contributo "Il sogno del cavaliere - Raffaello il mago del neoplatonismo", rimanda alla dimensione onirica, intrisa di fascino e mistero, dell’Urbinate e della componente neoplatonica che instiste nella sua arte;
-Arjan Kallço, poeta e critico letterario, con il capitolo "Raffaello – il Poeta del pennello", sottolinea il legame tra bellezza e natura; -Adriana Mastrangelo, storica dell'arte, racconta "La realtà sublimata", con un excursus nella vita di Raffaello mediante una accurata indagine meta- ontologica e biografica;
-Annarita Miglietta (docente dell’Università del Salento) analizza sul piano filologico i sonetti soffermandosi su "L’amore nei versi di Raffaello";
-Stefania Romito, giornalista, con il saggio "Le innovazioni stilistiche nell’angelo bresciano e nel Cristo benedicente", sottolinea le innovazioni apportate da Raffaello nelle due opere conservate a Brescia;
-Valeriano Venneri, storico dell'arte, sottolinea "L’ossessione della femminilità" creando un viaggio nelle forme digitali delle donne raffaellite;
-Marilena Cavallo (docente di Lettere Liceo Moscati Grottaglie), analizza la lettera di "Raffaello a Leone X - Il mito della latinità", nella quale la romanità classica diventa centrale;
-Neria De Giovanni, Presidente Associazione internazionale dei critici letterari, analizza il linguaggio del Sonetto come modello intrigante amoroso nelle metafore linguistiche;
-Francesca Poretti, Presidente Associazione Italiana di Cultura Classica di Taranto, scava nel "Raffaello e il mondo classico", attraverso un evidenziare gli elementi greci e latini;
-Micol Bruni, Presidente Presidente IRAL suggerisce un saggio su "Mistico e teologico", in cui vengono contemplati rimandi alla dimensione spirituale dell’Urbinate;
-Pierfranco Bruni in conclusione scrive delle pagine raccontando la vita di Raffaello grazie anche alla biografia del Vasari.
"RAFFAELLO Gli occhi, le mani, i versi, lo sguardo" (Pellegrini Editore), a cura di Pierfranco Bruni, costruisce un articolato mosaico nel quale sono visibili le diverse chiavi di lettura di un artista che vive il Rinascimento superandolo attraverso una visione metafisica e profetica.
"Il dato fondamentale è il Raffaello oltre la storia dell'arte stessa, sottolinea il curatore Pierfranco Bruni, che pone in evidenza il passaggio dal linguaggio artistico all'arte come forma non del reale, ma della bellezza nella dimensione degli archetipi e del mito".
- María José Cerdá Bertomèu, direttrice del Museo del Mar di Santa Pola, con il saggio dal titolo:
"Stili, correnti, tematiche, evoluzioni e rivoluzioni", effettua raffronto tra Leonardo e Raffaello;
-Admira Brahja, docente dell'università di Scutari, con un intervento "Lo sguardo, le mani e il velo di Raffaello in Motra Tone di Idromeno", pone a confronto “La Velata” di Raffaello con l’opera del pittore albanese Kolë Idromeno;
-Patrizia De Luca (docente di storia dell’arte) analizza la produzione artistica raffaellita commissionata dal banchiere Agostino Chigi, con particolare attenzione al “Trionfo di Galatea” e alla “Loggia di Psiche” con il saggio "Raffaello alla Villa Farnesina - l’incontro con la mitologia e la sperimentazione di nuovi linguaggi";
-Davide Foschi, artista e studioso del Rinascimento, con il contributo "Il sogno del cavaliere - Raffaello il mago del neoplatonismo", rimanda alla dimensione onirica, intrisa di fascino e mistero, dell’Urbinate e della componente neoplatonica che instiste nella sua arte;
-Arjan Kallço, poeta e critico letterario, con il capitolo "Raffaello – il Poeta del pennello", sottolinea il legame tra bellezza e natura; -Adriana Mastrangelo, storica dell'arte, racconta "La realtà sublimata", con un excursus nella vita di Raffaello mediante una accurata indagine meta- ontologica e biografica;
-Annarita Miglietta (docente dell’Università del Salento) analizza sul piano filologico i sonetti soffermandosi su "L’amore nei versi di Raffaello";
-Stefania Romito, giornalista, con il saggio "Le innovazioni stilistiche nell’angelo bresciano e nel Cristo benedicente", sottolinea le innovazioni apportate da Raffaello nelle due opere conservate a Brescia;
-Valeriano Venneri, storico dell'arte, sottolinea "L’ossessione della femminilità" creando un viaggio nelle forme digitali delle donne raffaellite;
-Marilena Cavallo (docente di Lettere Liceo Moscati Grottaglie), analizza la lettera di "Raffaello a Leone X - Il mito della latinità", nella quale la romanità classica diventa centrale;
-Neria De Giovanni, Presidente Associazione internazionale dei critici letterari, analizza il linguaggio del Sonetto come modello intrigante amoroso nelle metafore linguistiche;
-Francesca Poretti, Presidente Associazione Italiana di Cultura Classica di Taranto, scava nel "Raffaello e il mondo classico", attraverso un evidenziare gli elementi greci e latini;
-Micol Bruni, Presidente Presidente IRAL suggerisce un saggio su "Mistico e teologico", in cui vengono contemplati rimandi alla dimensione spirituale dell’Urbinate;
-Pierfranco Bruni in conclusione scrive delle pagine raccontando la vita di Raffaello grazie anche alla biografia del Vasari.
"RAFFAELLO Gli occhi, le mani, i versi, lo sguardo" (Pellegrini Editore), a cura di Pierfranco Bruni, costruisce un articolato mosaico nel quale sono visibili le diverse chiavi di lettura di un artista che vive il Rinascimento superandolo attraverso una visione metafisica e profetica.
"Il dato fondamentale è il Raffaello oltre la storia dell'arte stessa, sottolinea il curatore Pierfranco Bruni, che pone in evidenza il passaggio dal linguaggio artistico all'arte come forma non del reale, ma della bellezza nella dimensione degli archetipi e del mito".
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