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Stefania Beolé |
TORINO - Quarantuno scienziati dell’Università di Torino premiati per il loro contributo agli esperimenti del più grande acceleratore di particelle al mondo. Un riconoscimento da 3 milioni di euro ai 4 esperimenti dell’LHC. La Breakthrough Prize Foundation ha assegnato un premio di 3 milioni di dollari ai quattro esperimenti del Large Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra, in riconoscimento delle importanti ricerche svolte nel campo della fisica delle interazioni fondamentali nel corso degli ultimi quindici anni. Il premio celebra quello che rappresenta il più ampio sforzo collettivo nella storia della fisica, che ha coinvolto 13.508 fisici provenienti da oltre 70 Paesi. La cerimonia di premiazione, tenutasi il 5 aprile 2025, è trasmessa sabato 12 aprile 2025, alle ore 21, in differita su Facebook. Tra i premiati figurano 41 scienziati del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, che partecipano a due dei quattro esperimenti dell’LHC: ALICE e CMS.
Breakthrough Prize in Fundamental Physics
Inoltre vengono citati nella lista almeno altri 50 laureati e dottorati dell’Università di Torino che hanno continuato il lavoro di ricerca presso altri enti oppure sono usciti dall’accademia. Si tratta di figure diverse: alcuni docenti sono coinvolti fin dalle fasi iniziali di formulazione delle proposte sperimentali; altri hanno partecipato per periodi più brevi, ad esempio come dottorandi, offrendo un contributo intenso e significativo alle attività di analisi dei dati. Il premio, “breakthrough Prize in Fundamental Physics”, è stato conferito “per le misure dettagliate delle proprietà del bosone di Higgs che confermano il meccanismo di rottura della simmetria da cui ha origine la massa delle particelle, la scoperta di nuove particelle che interagiscono attraverso la forza forte, lo studio di processi rari e dell’asimmetria materia-antimateria, e l’esplorazione al Large Hadron Collider del CERN della natura alle distanze più piccole e nelle condizioni più estreme”.
Un lavoro complesso che ha richiesto un’elevata capacità di coordinamento
«La storia di questa straordinaria impresa ha radici lontane - dichiara Stefania Beolé, vicedirettrice alla ricerca del Dipartimento di Fisica UniTo. Gli apparati sperimentali sono stati concepiti e proposti verso la metà degli anni Novanta. La loro costruzione e messa in funzione ha occupato gran parte del primo decennio del XXI secolo. I risultati e le scoperte sono arrivati successivamente e continuano ancora oggi a contribuire in modo significativo alla nostra comprensione dell’universo. Si è trattato di un lavoro complesso, che ha richiesto un’elevata capacità di coordinamento, una straordinaria pazienza e un forte spirito di collaborazione, coronato da un successo di rilievo, riconosciuto a livello internazionale con questo prestigioso premio».
Creazione e coordinamento di gruppi di ricerca a livello internazionale
L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), assieme a istituti analoghi degli altri Paesi partecipanti, ha co-finanziato la costruzione degli apparati sperimentali e continua tuttora a sostenere le attività di ricerca degli scienziati italiani. Grazie alla stretta collaborazione con i colleghi della Sezione di Torino dell’INFN, ospitata nei locali del Dipartimento di Fisica, il gruppo dell’Università di Torino ha potuto partecipare attivamente, con importanti ruoli di responsabilità, a tutte le fasi del progetto: dalla progettazione e costruzione dei rivelatori fino all’analisi dei dati, contribuendo anche alla creazione e al coordinamento di gruppi di ricerca a livello internazionale.
Elenco dei premiati UniTo per il progetto ALICE
Luca Aglietta (dottorando DF), Giacomo Alocco (Assegnista DF), Stefania Beolé, Livio Bianchi, Elena Botta, Rebecca Cerri (dottoranda DF), Fabrizio Chinu (dottorando DF), Mario Ciacco (Assegnista DF), Alessandro Ferretti, Martino Gagliardi, Mauro Gallio (in quiescenza), Massimo Masera, Michele Pennisi (neo dottorato DF), Stefania Perciballi (dottoranda DF), Sara Pucillo (neo dottorata DF), Andrea Giovanni Riffero (dottorando DF), Stefano Trogolo, Ermanno Vercellin.
Elenco dei premiati UniTo per il progetto CMS
Nicola Amapane, Stefano Argiro, Riccardo Bellan, Andrea Bellora (assegnista DF), Cecilia Borca (dottoranda DF), Marco Costa, Giorgio Cotto, Roberto Covarelli, Fabio Luongo (neodottorato DF), Alberto Mecca (Assegnista DF), Paolo Meridiani, Ernesto Migliore, Vincenzo Monaco, Maria Margherita Obertino, Luca Pacher, Alessandra Romero (in quiescenza), Paolo Rumerio, Roberto Sacchi, Valentina Sola, Ada Solano, Cristiano Taricone (assegnista DF), Pier Paolo Trapani (in quiescenza), Giulio Umoret (assegnista DF).
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