Cenando sotto un cielo diverso, appello all'autenticità di Alfonsina Longobardi

Alfonsina Longobardi
Alfonsina Longobardi

ERCOLANO - Milleduecento partecipanti e 250 realtà del food & beverage tra produttori, pizzaioli, panificatori, chef e pasticcieri. Corner tematici che hanno condotto i presenti in un tour del gusto, dall'antipasto al dolce, con gustosi pit stop dedicati a carne e pizza, al forno e fritta. Richiamando le parole degli organizzatori dell'evento, Cenando sotto un cielo diverso valorizza l'enorme ricchezza enogastronomica e la biodiversità della Campania. Si  pensi solamente alla mozzarella di bufala o all'albicocca pellecchiella del Vesuvio, ma anche ai tanti vini nati da questa terra vulcanica brunita e fertile. Una ricchezza che recupera e si innesta sulle tradizioni contadine, come ribadiscono gli organizzatori,  non solo nel cibo, ma anche nel ricorso allo strumento dei canti e dei balli,  per lenire la fatica del lavoro nei campi, per stare insieme, aggregarsi e sorridere.

L'ideatrice e organizzatrice Alfonsina Longobardi

«Oltre a creare una vera e propria rete inclusiva, l'evento ha  l'intento di promuovere un matrimonio tra cibo e vino, tra realtà regionali ma anche extraregionali. Per esempio, alcuni produttori della Puglia e della Sicilia hanno già espresso l'intenzione di partecipare, in primis con i loro oli, alla prossima edizione. In un evento, se le persone hanno modo di assaggiare cibo e vino sono più contente. Questo è anche un modo per promuovere i prodotti. Penso, per esempio, all'abbinamento tra pasta e tartufo. Non basta proporre le varietà. Occorre farle degustare» .

Un'immersione sensorialmente avvolgente

Il tratto caratteristico di Cenando sotto un cielo diverso, secondo la sua ideatrice, rispetto ad altri eventi che coniugano cibo, vino e un intento benefico, è quello di far partecipare in prima linea proprio le persone con disabilità, che siano autistiche, schizofreniche o che abbiano una disabilità sensoriale. I ragazzi del Centro Don Orione e le persone con disabilità sensoriale dell'associazione Disabili Gragnano fanno squadra con gli studenti dell'istituto alberghiero Raffaele Viviani di Castellammare di Stabia.

Una società in cui siamo tutti omologati

«Sin dalla prima edizione - racconta Longobardi- abbiamo voluto che questi ragazzi partecipassero attivamente. Ci hanno insegnato tanto: per esempio come determinate limitazioni o deprivazioni sensoriali si possano superare con la tenacia. Noi abbiamo un rapporto quotidiano con loro. Non a caso lo slogan di quest'anno è: sii te stesso, be yourself. Un appello all'autenticità. Viviamo in una società in cui siamo tutti omologati. Tutti rispondiamo a una serie di aspettative sociali, che impongono i dettami su quale sia l'aspetto fisico e quello emotivo più giusti da avere. Invece è la differenza, finanche i difetti, a renderci  autenticamente noi stessi, a distinguerci. Quindi non dobbiamo avere paura di mostrarci per quello che siamo».

Diego Maradona

Quest'anno l'evento si veste di azzurro, attraverso le divise da lavoro indossate dagli chef, e ricorda un'icona: el pibe de oro. «Il trait d'union - spiega la presidente dell'associazione Tra cielo e mare - è la vulcanicità. Di idee, di passione, di ardore». A farle eco la direttrice artistica, Ida Piccolo: «Il cibo, cosi come lo spettacolo, è una forma d'arte. Si cucina, si impiatta e si serve a regola d'arte. È arte nell'abbinamento dei colori e dei sapori. L'insieme di questi elementi trasforma l'evento in un'esperienza sensoriale completa. A livello individuale non potrei mai fare a meno di Cenando sotto un cielo diverso. Sono molto contenta di mettere a disposizione della collettività le mie competenze, in particolare per sostenere il processo inclusivo di persone che sono particolarmente fragili. Loro mi regalano un sorriso e noi tutti diamo una mano per vederli sorridere». Una squadra coesa in cui ognuno mette in comune e a disposizione multiformi esperienze e competenze personali e professionali affinate nel corso del tempo. «Quello che accomuna le realtà partecipanti - ribadisce l'ideatrice - è la grande generosità. Non dimentichiamo che, soprattutto i ristoranti a conduzione familiare, sospendono le loro attività per un'intera giornata».

di Tania Sabatino

Condividi questo articolo

stampa la pagina

Ricerche Correlate

Altre Notizie

Chi siamo Articoli firmati
Cronaca Cultura Spettacolo Sport

Sostienici economicamente

Commenti