Guide turistiche, inaccettabile che le Regioni riprendano a rilasciare abilitazioni con validità nazionale

ROMA - Martedì 12 marzo 2019 le guide turistiche scendono in piazza: le sigle sindacali AGTA, UILTUCS e UGL hanno indetto a Roma una manifestazione nazionale della categoria in piazza di Monte Citorio dalle ore 9 alle ore 13. “Chiediamo che il Governo si impegni a redigere in tempi brevissimi la legge sulla nostra professione- dichiara Pietro Melziade delegato di UGL - senza ricorrere per l’ennesima volta a “soluzioni tampone" come decreti ministeriali che finiscono per essere impugnati da chiunque, o Intese Stato-Regioni decise senza consultare la categoria che vive e conosce sul campo le problematiche del settore”. Le guide turistiche premono per risposte concrete e interventi immediati.

"Il Ministro Centinaio si era sempre schierato dalla parte delle guide locali e contro l’Intesa Stato-Regioni quando era un Senatore dell’opposizione. Ci aspettiamo che faccia un passo netto di distacco rispetto alla politica degli ultimi anni” dice Daniela De Vincenzo di UILTUCS.

Altro elemento contestato dalle tre sigle è quello delle abilitazioni. Sottolinea Isabella Ruggiero, presidente di AGTA: “Non si può permettere che le Regioni riprendano a rilasciare abilitazioni con validità nazionale senza una legge che normi la professione. La mancanza di trasparenza e di serietà di alcuni esami di abilitazione è stata anche denunciata dalle associazioni di guide. Da anni stiamo assistendo alla mercificazione dei corsi di formazione che nulla hanno a che fare con la preparazione e con le competenze, ma solo con la distribuzione di fondi.”

Le tre sigle chiedono anche la revisione delle norme sulla prestazione temporanea “Migliaia di guide della Comunità Europea-  afferma Manuela Cocco di Uiltucs - sfruttano in maniera scorretta i vantaggi concessi a chi non risiede stabilmente in Italia per lavorare qui tutto l’anno senza pagare le tasse nel nostro paese. Al contrario le guide ufficiali, che sono per lo più liberi professionisti a partita IVA, pagano tasse molto alte, ma si ritrovano senza ammortizzatori sociali”.

“La protesta nasce da una crisi profonda del settore - sottolinea Pietro Melziade di UGL - La nostra professione manca di una legge di riordino da anni. L’abusivismo è ormai fuori controllo. Le guide con abilitazione vedono ogni anno il lavoro diminuire. Se non si arresta questa crisi, migliaia di guide e le loro famiglie non saranno più in grado di mantenersi con questo lavoro nei prossimi anni”.

Conclude Isabella Ruggiero di AGTA: "La guida turistica è una delle figure centrali nel campo dei beni culturali, merita una legge che normi i titoli di accesso e le prove abilitative in modo adeguato. La qualità e la competenza di chi lavora sui siti del nostro patrimonio culturale e li divulga vanno accertati. Il turismo è uno dei settori più redditizi per il paese e dovrebbe essere interesse del Governo tutelare tutte le professioni che ne sono le protagoniste”.

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