Rosso d'Artista universale al Teatro Città di Pace di Caserta

le attrici e gli attori di fabbrica wojtyla
Le attrici e gli attori di Fabbrica Wojtyla

CASERTA - Pensando Galimberti, Rosso d'Artista è il viaggio dell'Attore che parte dall'Autore e giunge allo Spettatore. “Rosso d’Artista”, il secondo appuntamento dell’innovativa Stagione Artistica solidale 2025 targata Rosso Vanvitelliano. “Tutto il mondo è ancorato alle parole divenute polvere sottile inutile e dannosa. Noi alcune le stiamo salvando perché alimentate dall’intensità che ci avvicina a loro. Sono quelle parole che ci ringraziano non essendo più gli esseri umani in grado di farlo. Rosso d’Artista è un invito ad incontrarle ed anche un suggerimento: usiamo bene tra di noi. Venite a Teatro, è l’unico tempo che non verrà mai sprecato”. Dopo il grande avvio di stagione sold out per l’opera storica “Vinti e Vincitori” di Patrizio Ranieri Ciu e Alfonso Martucci, in occasione della Giornata della Memoria che ha visto sul palco tra i protagonisti il questore di Caserta, Andrea Grassi, gli artisti di Ali della Mente e Fabbrica Wojtyla tornano in scena con l’opera “Rosso d’Artista” di Patrizio Ranieri Ciu sabato 15 febbraio 2025, alle ore 20,30, presso il Teatro Città di Pace di Caserta. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

Quattro appuntamenti da gennaio ad aprile 2025

Atti unici e concetti musicali che attraversano i più profondi aspetti sentimentali, spirituali, intellettuali e sociali che ci attanagliano. “Rosso d’Artista” è un convinto messaggio di rinnovamento universale che deve coinvolgere tutti oltre ogni limite di apparenza: proposta sensibile di superare finalmente ogni frontiera linguistica e culturale di appartenenza. Un lavoro teatrale che ha l’ambizione di ripristinare il ruolo naturale del Teatro. L’opera porta in scena il “nichilismo attivo” delle attrici e degli attori di ALI della Mente e Fabbrica Wojtyla, frutto della loro intensa intesa e collaborazione con il filosofo Umberto Galimberti sancita ne “Il Club dei Vinti”, il testo che lo accomuna al nostro autore Patrizio Ranieri Ciu. Nell’ambito delle azioni culturali, sociali, formative e di riqualificazione cittadina di Rosso Vanvitelliano, Ali della Mente è accanto alla Caritas Diocesana di Caserta con l’originale Stagione Artistica 2025 organizzata e prodotta da Ali della Mente con Fabbrica Wojtyla & Compagnia delle Città presso il Teatro Città di Pace della Parrocchia SS Nome di Maria di Caserta. Quattro appuntamenti da gennaio ad aprile su diversi temi sociali attuali: il dramma della Shoah, l’inquietudine dei Giovani, il Pianeta Donna, Spiritualità e Sublimazione e infine uno Speciale fuori abbonamento di chiusura per maggio. Con prenotazione obbligatoria, l’ingresso è libero, sarà possibile offrire un contributo per il sostegno alle attività culturali e sociali di Rosso Vanvitelliano, per consentire il teatro libero a tutti con l’innovativa ed inedita formula del Libriglietto, invenzione esclusiva e depositata dal suo autore.  Si tratta di un vero “oggetto culturale”, un libro che sostituisce il biglietto d’accesso a teatro dilatando il tempo di fruizione culturale oltre la durata dello spettacolo.

Il filosofo Umberto Galimberti

«Ogni volta sarà circostanza di riflessione, perché il teatro di Ciu messo in scena da questi artisti non è assolutamente puro intrattenimento ma risonanza tragica».

Patrizio Ranieri Ciu

«Rosso d’Artista è l’ora X dell’esistente che risiede nella sola circostanza priva di affanno che il Tempo ci concede: il Teatro. Aperta da una generazione di artisti, quelli di Ali della Mente e Fabbrica Wojtyla che la interpretano come vita che vorrebbero vivere, è la rappresentazione concettuale sulla scena di ciò che siamo diventati: lo specchio infranto della nostra perduta identità».

Gli artisti di Ali della Mente e Fabbrica Wojtyla

«Rosso d’Artista mette in scena la tematica dell’inquietudine dei giovani nel loro linguaggio che finalmente viene reso noto agli adulti affinché diverse generazioni possano finalmente dialogare. Attraverso testi d’autore, tra musica e parole, affrontiamo attraverso la luce protetta del teatro l’approfondimento della contemporaneità. È la scoperta della realtà ideale come possibilità finalmente di un “a-modello” di nuova civiltà».


Sostieni CWN

Ricerche Correlate

Commenti