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Yoko Ono |
MILANO - In libreria e nei negozi online dal 21 febbraio 2025 Yoko Ono. Brucia questo libro dopo averlo letto (Shake Edizioni) di Francesca Alfano Miglietti (FAM) e Daniele Miglietti. Un ritratto intenso e approfondito di Yoko Ono, artista che ha rivoluzionato il sistema dell’arte e le sue regole, raccontata da un’altra mente libera e visionaria: Francesca Alfano Miglietti (FAM). Con il suo sguardo critico e appassionato, FAM esplora le opere e le mostre più recenti dedicate a Ono, intrecciandole con il contesto sociale, artistico e politico che ha reso possibile quella stagione di sperimentazione radicale. Accanto a lei, Daniele Miglietti, esperto di musica, indaga l’impatto che "la donna più odiata del rock" ha avuto sulla musica sperimentale, sul punk, sulla new wave e sulla cultura underground, ridefinendo il concetto stesso di artista e icona. Gli autori dialogheranno con il pubblico in due incontri speciali sabato 22 febbraio (ore 17) a Milano presso lo Spazio Shake (via Francesco Ingegnoli 13), il nuovo centro culturale e redazionale di Shake Edizioni, che ospita oltre 300 titoli della casa editrice e martedì 18 marzo (ore 19) presso NonostanteMarras (via Cola di Rienzo 8), il concept store dello stilista Antonio Marras.
Per Yoko Ono l’arte è un modo di vivere, ma è anche uno strumento di pace
Yoko Ono è una delle instancabili innovatrici dell’arte contemporanea. Negli anni cinquanta scrisse le “istruzioni”, ovvero delle “partiture per l’arte” interpretabili più e più volte dal pubblico che diventava protagonista attivo. Iniziò così a rifiutare il ruolo dell’artista e il concetto di opera d’arte, considerata esclusivamente come oggetto materiale pronto per il mercato. Il suo percorso si concentrò invece ad abbattere i confini tra musica, performance, poesia e arte visiva, inaugurando l’utilizzo dei concerti e degli eventi artistici come luoghi per incoraggiare il pubblico a prendere coscienza delle proprie idee. È stata pioniera dell’arte concettuale e partecipativa, ma anche della musica underground di fine secolo. Per Yoko Ono l’arte è un processo di ricerca, un modo di vivere, ma è anche uno strumento di pace sociale e individuale. Idee e opinioni personali sono centrali nella sua pratica, spesso espresse con modalità poetiche che l’hanno resa protagonista dell’avanguardia di New York, Tokyo e Londra al fianco dello sperimentalismo di John Cage, al movimento Fluxus, all’arte concettuale, alla Swinging London, alla scena rock, ai movimenti politici e alle lotte per i diritti civili. Con la sua inesauribile attitudine al cambiamento, Yoko Ono è anche madrina di quel polimorfismo che è oggi caratteristica di ogni espressione artistica e controculturale. La sua poetica rifiuta ogni idea di nazione e violenza, fonde culture distanti come quelle d’Oriente e Occidente, inquina la politica con la poesia e viceversa. Performance, poesia, musica, videoarte, happening e politica, non c’è linguaggio che Yoko Ono, artista e attivista, non abbia demolito e rielaborato secondo la propria radicale visione del mondo ispirando chi, come lei, voglia sottrarsi alla lingua unica del potere, della finanza e del conformismo.
Francesca Alfano Miglietti (FAM)
Teorica e critica d’arte, docente di Teorie e Metodologie del Contemporaneo all’Accademia di Belle Arti di Brera. Curatrice di mostre, rassegne e convegni, vive a Milano. La sua ricerca è incentrata sulle molteplici tematiche di trasformazione del contemporaneo, come le contaminazioni di linguaggi, il corpo e le sue modificazioni, le incursioni di arte urbana, le nuove tecnologie, la moda e il design, il rapporto tra visibile e invisibile come frontiera di nuove poetiche contemporanee. Ha fondato negli anni Novanta la rivista “Virus. Mutations”, decisiva nel descrivere le mutazioni delle arti e del corpo nell’età contemporanea. Tra la ventina di libri pubblicati segnaliamo il fondamentale Identità mutanti (nuova ed. Shake 2023).
Daniele Miglietti
Di formazione classica, dopo la laurea in Giurisprudenza si occupa a tempo pieno di culture giovanili, con particolare attenzione ai segni visivi su strada e alle musiche delle origini e contemporanee, dal Delta blues all’elettronica, passando per la musica dodecafonica e sperimentale. Scrive di moderne derive distopiche, di graffiti urbani e di contaminazioni tra immagini mediali e arti visive. Collabora con collettivi artistici e musicali.
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