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Comunalia Ali della Mente |
CASERTA - Comunalia 2025. Oltre la scena, dentro l’anima: il successo de “La Nuova Via del Pensiero di Cristo”. Il cuore della città prende vita grazie a Rosso Vanvitelliano. Gli artisti di Fabbrica Wojtyla in scena sabato 31 maggio 2025, alle ore 19, nella Chiesa di Montevergine a Caserta. Un ponte tra sacro e contemporaneo: un autentico trionfo il ciclo di rappresentazioni “La nuova Via del Pensiero di Cristo”, il progetto artistico che sta riscrivendo il dialogo tra spiritualità e linguaggio contemporaneo attraverso l’arte performativa, a cura degli artisti di Ali della Mente e Fabbrica Wojtyla, continua a registrare un’ampia partecipazione di pubblico, segnando un vero momento culturale di grande rilevanza per la città. Dopo gli incontri alla Chiesa di Sant’Antonio, alla Chiesa di Sant’Elena e alla Chiesa di San Sebastiano il percorso continua alla Chiesa di Montevergine (via San Carlo), ingresso libero, con una nuova performance artistica per un nuovo momento di incontro e condivisione tra artisti e pubblico.
Ogni incontro è stato pensato come un atto poetico e visionario
L’iniziativa si inserisce all’interno del più ampio programma promosso dal Comune di Caserta e dalla Regione Campania di “Comunalia: teatro, arte, cultura e tradizioni”, ed è firmata Rosso Vanvitelliano, il brand civico identitario e culturale della città con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le chiese storiche del centro cittadino, trasformandole in luoghi di risonanza culturale oltre che spirituale. Gli incontri, concepiti come vere e proprie esperienze immersive, fondono parola e musica, in un dialogo profondo e coinvolgente, capace di toccare l’intimità individuale. Il successo della manifestazione risiede nell’unicità del format che avrà risonanza anche estera qualificandosi come nuova attrattiva turistica di alto prestigio: ogni incontro è stato pensato come un atto poetico e visionario, in cui la figura dell’Uomo diviene simbolo di rinascita e riflessione interiore, con uno sguardo che parla alla nostra contemporaneità. L’entusiasmo con cui il pubblico sta accogliendo l’iniziativa testimonia il desiderio di ritrovare spazi di comunità. Le chiese del centro, veri scrigni di memoria e bellezza, tornano così a vivere anche come teatri di riflessione e dialogo, aprendo a nuove prospettive di pensiero.
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