ALBA - A maggio entra nel vivo il festival primaverile organizzato dall’Unione Musicale presso l’Auditorium della Fondazione Ferrero di Alba, storico sovventore delle attività dell’ente culturale torinese. Una rassegna articolata in tre concerti pomeridiani che si terranno in tre domeniche consecutive, e avranno per protagonisti alcuni dei migliori talenti del panorama musicale attuale, vincitori di autorevoli premi e concorsi. Domenica 5 maggio 2019 (ore 16.30) si inaugura con il concerto della promessa del violino Laura Bortolotto che forma con Matteo Andri (pianoforte) un affiatato duo dal 2010, anno in cui la violinista, a soli 15 anni, ha vinto il primo premio al 29° Concorso Nazionale Biennale di Vittorio Veneto, uno dei più rinomati concorsi per archi in Italia.
Vero e proprio fenomeno del concertismo internazionale, Laura Bortolotto ha già collaborato con compagini del calibro della Deutsche Kammerorchester Berlin, l’Orchestra Sinfonica Novaya Rossiya di Mosca e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2010 Laura Bortolotto ha ricevuto dal Capo dello Stato Italiano Giorgio Napolitano un riconoscimento di assoluto prestigio: l’Attestato di Onore di Alfiere della Repubblica «per le sue raffinate qualità di giovane violinista».
Curiosità: il violino suonato da Laura Bortolotto è stato costruito dal liutaio piemontese Giovanni Francesco Pressenda nel 1830, ed è stato messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale.
Per il concerto di debutto in una stagione dell’Unione Musicale il duo ha scelto un programma vario e brillante.
Si comincia con Suite italienne per violino e pianoforte, che è una delle trascrizioni elaborate del balletto Pulcinella dallo stesso Igor Stravinskij. L’opera segna una tappa importante della musica contemporanea, perché inaugura la cosiddetta stagione neoclassica, caratterizzata dalla ricerca e dal recupero, attraverso la lezione dei classici, di un ordine formale, stilistico e di gusto venuto a mancare nel linguaggio musicale con l’estremizzazione della lezione romantica.
La suite nacque nel 1932 come pezzo da concerto. Dei sei movimenti di cui si compone solo alcuni sono basati su musiche autenticamente di Pergolesi.
A seguire, la Sonata in do maggiore composta da Reynaldo Hahn (compositore, pianista e direttore d'orchestra venezuelano naturalizzato francese) nel 1926. Il mondo sonoro di questa pagina fa sicuramente riferimento al Fauré di cinquant'anni prima, di cui si riscontrano in questo brano il lirismo semplice e la trasparenza materica del movimento di apertura. Strutturalmente incastonata in una tradizionale forma di sonata, la Sonata in do maggiore presenta temi flessuosi ed espressivi, intrisi di nostalgia.
Oggi internazionalmente noto per le sue famose colonne sonore per Federico Fellini, Luchino Visconti e Francis Ford Coppola, Nino Rota nel corso della sua vita ha scritto un enorme quantità di musica che conta più di 300 numeri d’opera, tra cui molta musica da camera, scritte nell’arco di tutta la vita. La sua Sonata per violino e pianoforte fu composta nel 1936-37, al termine degli anni di studio. La scrittura lucida e senza peso, e il suo profilo semplice ma raffinato conferiscono alla Sonata un'atmosfera neo-rococò.
Chiude il concerto la Sonata per violino e pianoforte di Maurice Ravel, che costituisce l’ultimo lavoro cameristico del compositore francese e denota l’intenzione di portare i due strumenti al massimo livello di indipendenza l’uno dall’altro, sia dal punto di vista espressivo sia da quello timbrico. Ravel era infatti convinto che «il pianoforte e il violino sono strumenti tra loro fondamentalmente incompatibili», per cui anziché cercare di «equilibrare i loro contrasti» in questa Sonata cercò di mettere «in evidenza proprio la loro incompatibilità».
Su quest’ultimo brano i musicisti hanno dichiarato in una recente intervista rilasciata in esclusiva per l’Unione Musicale: «Ci sentiamo molto legati alla Sonata di Ravel perché, oltre al fatto di averla eseguita innumerevoli volte, è quella che più ci permette di spaziare nei caratteri e nelle atmosfere sonore. Si può veramente trasmettere molto in soli venti minuti scarsi, dalle armonie minimalistiche ed eteree del primo tempo, ai ritmi "cool" e dal gusto "Foxtrot" del secondo tempo, alla foga ossessiva e instancabile del terzo!»
Il festival alla Fondazione Ferrero di Alba proseguirà con altri due appuntamenti. Domenica 12 maggio il pianista Luca Buratto eseguirà musiche di Bach, Ravel, Chopin, Beethoven, e domenica 19 maggio sarà protagonista il Trio Kanon (composto da Lena Yokoyama al violino, Alessandro Copia al violoncello e Diego Maccagnola al pianoforte) con musiche di Dvořak, Boulanger, Ravel.
Laura Bortolotto si è diplomata in violino a quattordici anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale di merito presso il Conservatorio di Trieste. Si è perfezionata con Pavel Vernikov a Fiesole e successivamente con Marco Rizzi alla Musikhochschule di Mannheim. Nel 2010, a soli 15 anni, ha vinto il primo premio al 29° Concorso Nazionale Biennale di Violino di Vittorio Veneto. Ha poi ottenuto numerosi primi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali e ha suonato come solista con diverse orchestre prestigiose, sia in Italia sia all’estero.
Ha tenuto concerti con diversi pianisti e violinisti, collaborando stabilmente dal 2010 con il pianista Matteo Andri. In Europa si è esibita al Mozarteum di Salisburgo, al Teatro Filarmonico di Kiev, nelle Sale Apollinee del Teatro la Fenice di Venezia, all’Auditorium Parco della Musica di Roma oltre che in Cile, Argentina e Stati Uniti. Nel 2010 ha ricevuto dal Capo dello Stato Italiano Giorgio Napolitano l’Attestato di Onore di Alfiere della Repubblica «per le sue raffinate qualità di giovane violinista».
Da settembre 2018 è accademista presso l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese.
Laura Bortolotto suona un violino Pressenda del 1830, messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale.
Matteo Andri si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti, lode e menzione speciale sotto la guida di Maria Grazia Cabai e ha conseguito la laurea specialistica in composizione con la votazione di 110/110 nella classe del professore Renato Miani presso il Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine.
Importanti per la sua maturazione artistica sono stati gli incontri con i maestri Paul Badura-Skoda, Giorgio Lovato, Siavush Gadjiev, Daniel Rivera, Bruno Canino, Boris Petrushansky e Riccardo Risaliti. Per affinare le qualità di camerista ha seguito i corsi dei maestri del Trio di Trieste e del Trio di Parma presso la Scuola Internazionale Superiore di Musica da Camera di Duino. Il suo interesse per la musica contemporanea lo ha portato a partecipare all’International Ensemble Modern Academy presso Schwaz (Austria) e a Manifeste, rassegna organizzata dall’IRCAM a Parigi. Ha seguito inoltre corsi di direzione con i maestri Jose Rafaél Pascual Vilaplana (Spilimbergo, Orchestra di Fiati Spengenberg), Ivan Villanova e Sandro Gorli (Monferrato, Divertimento Ensemble).
Svariati i premi vinti nei concorsi ha cui ha partecipato, tra cui si ricorda il primo premio al Concorso Internazionale di Esecuzione Pianistica “Amadeus”, il secondo premio (primo non assegnato) nel Concorso Pianistico Nazionale di Terzo di Val Bormida, il primo premio alla IX edizione del Premio Stefano Marizza di Trieste e il terzo premio (primo non assegnato) al Concorso Mario Zanfi-Premio Liszt, che gli ha permesso di esibirsi al Teatro Regio di Parma accompagnato dall’Orchestra del Teatro stesso. Ha suonato per numerose associazioni e nelle stagioni concertistiche degli Amici della Musica di Vicenza e di Udine, per il Festival Musicale Internazionale Nei Suoni dei Luoghi, per gli Incontri musicali alla Sala Puccini del Conservatorio di Milano, per la stagione di musica Varese per Varese, per il II Festival Pianistico Internazionale a Sacile; ha partecipato a diverse edizioni di Udine Contemporanea presentando vari brani di musica contemporanea in prima assoluta.
Ha suonato nella Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo e nella Bulgaria Hall di Sofia. Ha suonato in numerose edizioni del Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia e si è esibito in veste di solista in diversi concerti per pianoforte e orchestra accompagnato dall’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia-Giulia e dall’Orchestra Mitteleuropea. La sua attività di musicista da camera lo ha portato a collaborare con rinomati musicisti quali l’oboista Josè Manuel Rojas, i clarinettisti Nicola Bulfone, Giampiero Sobrino e Roberto Scalabrin, il violinista Pavel Vernikov, il violista Vladimir Mendelssohn, le prime parti dei Solisti Veneti, il Pražák Quartet, il sassofonista Marco Gerboni e il trombonista Sergio Bernetti.
Nel 2010 ha formato un duo con la violinista Laura Bortolotto con cui ha suonato per gli Amici della Musica di Padova e Rovigo, per la Camerata musicale Sulmonese, al MAC di Milano, per le stagioni concertistiche del Teatro Comunale di Monfalcone, del Teatro Del Monaco di Treviso e del Teatro Comunale Abbado di Ferrara; nell’aprile 2017 hanno tenuto un concerto presso la Cappella Paolina del Quirinale a Roma trasmesso in diretta da Rai Radio3; si sono inoltre esibiti all’estero (Polonia, Germania, Austria, Stati Uniti, Svezia, Cile, Grecia, Argentina e Giappone) riscuotendo sempre notevole successo di pubblico. Si esibisce in duo anche con il violoncellista Riccardo Pes, con il quale ha suonato per il Mittelfest di Cividale, il festival udinese Vicino/Lontano, alla chiesa si St. Martin in the Fields a Londra e per il teatro Verdi di Pordenone nella giornata della memoria.
È membro fondatore dei Piano Twelve, un gruppo di dodici pianisti friulani, con i quali si è esibito alla manifestazione “Bianco e Nero” di Udine, al Teatro Duse di Bologna, al Teatro Verdi di Gorizia, al Palazzo Pitti di Firenze, al Grattacielo Intesa di Torino e in diversi concerti a Milano (EXPO 2015, teatro Strehler, Pianocity). Parallelamente all’attività pianistica lavora come direttore dell’Orchestra Giovanile Bellunese, una formazione, da lui fondata nel 2014, composta da musicisti provenienti da tutte le scuole musicali della provincia veneta, con la quale affronta il grande repertorio orchestrale classico e moderno.
Sue musiche sono state eseguite nelle rassegne Udine Contemporanea 2007 e 2013, presso il Conservatorio di Udine, di Bolzano, al Convento di San Francesco a Pordenone, al Museo di Salorno (BZ) e per il festival Echos 2014 (Italia-Slovenia).
L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti 2018-2019 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.
Domenica 5 maggio 2019 - ore 16.30
Curiosità: il violino suonato da Laura Bortolotto è stato costruito dal liutaio piemontese Giovanni Francesco Pressenda nel 1830, ed è stato messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale.
Per il concerto di debutto in una stagione dell’Unione Musicale il duo ha scelto un programma vario e brillante.
Si comincia con Suite italienne per violino e pianoforte, che è una delle trascrizioni elaborate del balletto Pulcinella dallo stesso Igor Stravinskij. L’opera segna una tappa importante della musica contemporanea, perché inaugura la cosiddetta stagione neoclassica, caratterizzata dalla ricerca e dal recupero, attraverso la lezione dei classici, di un ordine formale, stilistico e di gusto venuto a mancare nel linguaggio musicale con l’estremizzazione della lezione romantica.
La suite nacque nel 1932 come pezzo da concerto. Dei sei movimenti di cui si compone solo alcuni sono basati su musiche autenticamente di Pergolesi.
A seguire, la Sonata in do maggiore composta da Reynaldo Hahn (compositore, pianista e direttore d'orchestra venezuelano naturalizzato francese) nel 1926. Il mondo sonoro di questa pagina fa sicuramente riferimento al Fauré di cinquant'anni prima, di cui si riscontrano in questo brano il lirismo semplice e la trasparenza materica del movimento di apertura. Strutturalmente incastonata in una tradizionale forma di sonata, la Sonata in do maggiore presenta temi flessuosi ed espressivi, intrisi di nostalgia.
Oggi internazionalmente noto per le sue famose colonne sonore per Federico Fellini, Luchino Visconti e Francis Ford Coppola, Nino Rota nel corso della sua vita ha scritto un enorme quantità di musica che conta più di 300 numeri d’opera, tra cui molta musica da camera, scritte nell’arco di tutta la vita. La sua Sonata per violino e pianoforte fu composta nel 1936-37, al termine degli anni di studio. La scrittura lucida e senza peso, e il suo profilo semplice ma raffinato conferiscono alla Sonata un'atmosfera neo-rococò.
Chiude il concerto la Sonata per violino e pianoforte di Maurice Ravel, che costituisce l’ultimo lavoro cameristico del compositore francese e denota l’intenzione di portare i due strumenti al massimo livello di indipendenza l’uno dall’altro, sia dal punto di vista espressivo sia da quello timbrico. Ravel era infatti convinto che «il pianoforte e il violino sono strumenti tra loro fondamentalmente incompatibili», per cui anziché cercare di «equilibrare i loro contrasti» in questa Sonata cercò di mettere «in evidenza proprio la loro incompatibilità».
Su quest’ultimo brano i musicisti hanno dichiarato in una recente intervista rilasciata in esclusiva per l’Unione Musicale: «Ci sentiamo molto legati alla Sonata di Ravel perché, oltre al fatto di averla eseguita innumerevoli volte, è quella che più ci permette di spaziare nei caratteri e nelle atmosfere sonore. Si può veramente trasmettere molto in soli venti minuti scarsi, dalle armonie minimalistiche ed eteree del primo tempo, ai ritmi "cool" e dal gusto "Foxtrot" del secondo tempo, alla foga ossessiva e instancabile del terzo!»
Il festival alla Fondazione Ferrero di Alba proseguirà con altri due appuntamenti. Domenica 12 maggio il pianista Luca Buratto eseguirà musiche di Bach, Ravel, Chopin, Beethoven, e domenica 19 maggio sarà protagonista il Trio Kanon (composto da Lena Yokoyama al violino, Alessandro Copia al violoncello e Diego Maccagnola al pianoforte) con musiche di Dvořak, Boulanger, Ravel.
Laura Bortolotto si è diplomata in violino a quattordici anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale di merito presso il Conservatorio di Trieste. Si è perfezionata con Pavel Vernikov a Fiesole e successivamente con Marco Rizzi alla Musikhochschule di Mannheim. Nel 2010, a soli 15 anni, ha vinto il primo premio al 29° Concorso Nazionale Biennale di Violino di Vittorio Veneto. Ha poi ottenuto numerosi primi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali e ha suonato come solista con diverse orchestre prestigiose, sia in Italia sia all’estero.
Ha tenuto concerti con diversi pianisti e violinisti, collaborando stabilmente dal 2010 con il pianista Matteo Andri. In Europa si è esibita al Mozarteum di Salisburgo, al Teatro Filarmonico di Kiev, nelle Sale Apollinee del Teatro la Fenice di Venezia, all’Auditorium Parco della Musica di Roma oltre che in Cile, Argentina e Stati Uniti. Nel 2010 ha ricevuto dal Capo dello Stato Italiano Giorgio Napolitano l’Attestato di Onore di Alfiere della Repubblica «per le sue raffinate qualità di giovane violinista».
Da settembre 2018 è accademista presso l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese.
Laura Bortolotto suona un violino Pressenda del 1830, messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale.
Matteo Andri si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti, lode e menzione speciale sotto la guida di Maria Grazia Cabai e ha conseguito la laurea specialistica in composizione con la votazione di 110/110 nella classe del professore Renato Miani presso il Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine.
Importanti per la sua maturazione artistica sono stati gli incontri con i maestri Paul Badura-Skoda, Giorgio Lovato, Siavush Gadjiev, Daniel Rivera, Bruno Canino, Boris Petrushansky e Riccardo Risaliti. Per affinare le qualità di camerista ha seguito i corsi dei maestri del Trio di Trieste e del Trio di Parma presso la Scuola Internazionale Superiore di Musica da Camera di Duino. Il suo interesse per la musica contemporanea lo ha portato a partecipare all’International Ensemble Modern Academy presso Schwaz (Austria) e a Manifeste, rassegna organizzata dall’IRCAM a Parigi. Ha seguito inoltre corsi di direzione con i maestri Jose Rafaél Pascual Vilaplana (Spilimbergo, Orchestra di Fiati Spengenberg), Ivan Villanova e Sandro Gorli (Monferrato, Divertimento Ensemble).
Svariati i premi vinti nei concorsi ha cui ha partecipato, tra cui si ricorda il primo premio al Concorso Internazionale di Esecuzione Pianistica “Amadeus”, il secondo premio (primo non assegnato) nel Concorso Pianistico Nazionale di Terzo di Val Bormida, il primo premio alla IX edizione del Premio Stefano Marizza di Trieste e il terzo premio (primo non assegnato) al Concorso Mario Zanfi-Premio Liszt, che gli ha permesso di esibirsi al Teatro Regio di Parma accompagnato dall’Orchestra del Teatro stesso. Ha suonato per numerose associazioni e nelle stagioni concertistiche degli Amici della Musica di Vicenza e di Udine, per il Festival Musicale Internazionale Nei Suoni dei Luoghi, per gli Incontri musicali alla Sala Puccini del Conservatorio di Milano, per la stagione di musica Varese per Varese, per il II Festival Pianistico Internazionale a Sacile; ha partecipato a diverse edizioni di Udine Contemporanea presentando vari brani di musica contemporanea in prima assoluta.
Ha suonato nella Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo e nella Bulgaria Hall di Sofia. Ha suonato in numerose edizioni del Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia e si è esibito in veste di solista in diversi concerti per pianoforte e orchestra accompagnato dall’ Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia-Giulia e dall’Orchestra Mitteleuropea. La sua attività di musicista da camera lo ha portato a collaborare con rinomati musicisti quali l’oboista Josè Manuel Rojas, i clarinettisti Nicola Bulfone, Giampiero Sobrino e Roberto Scalabrin, il violinista Pavel Vernikov, il violista Vladimir Mendelssohn, le prime parti dei Solisti Veneti, il Pražák Quartet, il sassofonista Marco Gerboni e il trombonista Sergio Bernetti.
Nel 2010 ha formato un duo con la violinista Laura Bortolotto con cui ha suonato per gli Amici della Musica di Padova e Rovigo, per la Camerata musicale Sulmonese, al MAC di Milano, per le stagioni concertistiche del Teatro Comunale di Monfalcone, del Teatro Del Monaco di Treviso e del Teatro Comunale Abbado di Ferrara; nell’aprile 2017 hanno tenuto un concerto presso la Cappella Paolina del Quirinale a Roma trasmesso in diretta da Rai Radio3; si sono inoltre esibiti all’estero (Polonia, Germania, Austria, Stati Uniti, Svezia, Cile, Grecia, Argentina e Giappone) riscuotendo sempre notevole successo di pubblico. Si esibisce in duo anche con il violoncellista Riccardo Pes, con il quale ha suonato per il Mittelfest di Cividale, il festival udinese Vicino/Lontano, alla chiesa si St. Martin in the Fields a Londra e per il teatro Verdi di Pordenone nella giornata della memoria.
È membro fondatore dei Piano Twelve, un gruppo di dodici pianisti friulani, con i quali si è esibito alla manifestazione “Bianco e Nero” di Udine, al Teatro Duse di Bologna, al Teatro Verdi di Gorizia, al Palazzo Pitti di Firenze, al Grattacielo Intesa di Torino e in diversi concerti a Milano (EXPO 2015, teatro Strehler, Pianocity). Parallelamente all’attività pianistica lavora come direttore dell’Orchestra Giovanile Bellunese, una formazione, da lui fondata nel 2014, composta da musicisti provenienti da tutte le scuole musicali della provincia veneta, con la quale affronta il grande repertorio orchestrale classico e moderno.
Sue musiche sono state eseguite nelle rassegne Udine Contemporanea 2007 e 2013, presso il Conservatorio di Udine, di Bolzano, al Convento di San Francesco a Pordenone, al Museo di Salorno (BZ) e per il festival Echos 2014 (Italia-Slovenia).
L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti 2018-2019 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.
Domenica 5 maggio 2019 - ore 16.30
Alba, Auditorium Fondazione Ferrero - Strada di mezzo, 44
SERIE DIDOMENICA
Laura Bortolotto violino
Matteo Andri pianoforte
Igor Stravinskij (1882-1971)
Suite Italienne (d’après Pergolèse)
Reynaldo Hahn (1874-1947)
Sonata in do maggiore per violino e pianoforte
Nino Rota (1911-1979)
Sonata per violino e pianoforte
Maurice Ravel (1875-1937)
Sonata in sol maggiore per violino e pianoforte
SERIE DIDOMENICA
Laura Bortolotto violino
Matteo Andri pianoforte
Igor Stravinskij (1882-1971)
Suite Italienne (d’après Pergolèse)
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Nino Rota (1911-1979)
Sonata per violino e pianoforte
Maurice Ravel (1875-1937)
Sonata in sol maggiore per violino e pianoforte
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