Coronavirus. Anestesisti rianimatori chiedono a Regioni e Comuni italiani di sostenere la proposta di scudo per i medici. Covid-19
ROMA - Vi scriviamo in veste di rappresentanti regionali della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione, Terapia Intensiva (SIAARTI), per trasmettere agli Amministratori delle Regioni e delle realtà locali il senso di disagio che gli Anestesisti Rianimatori italiani avvertono in un momento così difficile tanto della vita nazionale, quanto nostro personale come operatori sanitari in prima linea nella battaglia contro la pandemia.
Stiamo lavorando, Amministrazioni e Strutture Sanitarie, fianco a fianco, cercando di offrire a una popolazione che soffre la migliore assistenza possibile, pur con i limiti logistici, di organico e di forniture di materiali che tutti conosciamo. Eppure, giungono sempre più forti notizie di iniziative volte a coinvolgere gli operatori sanitari in possibili accertamenti di responsabilità penali e civili sul loro operato verso i pazienti affetti da Covid19 o sospetti tali.
Tra i pregi e i valori che tutti riconoscono ai medici italiani ci sono quelli dell’adattabilità e della flessibilità. È del tutto evidente che organizzare reti di assistenza intensiva, trasformando Reparti di degenza o Aree di risveglio postoperatorio in Rianimazioni capaci di accogliere i pazienti più gravi,
rappresenta uno sforzo immane dal quale però non ci siamo mai tirati indietro in queste settimane.
Abbiamo offerto e continuiamo a farlo, tutta la nostra professionalità, consci di lavorare spesso al limite, ma ugualmente fermi nell’assumerci le nostre responsabilità per ogni decisione presa in base
all’esperienza e alla necessità del momento.
Sappiamo che in Senato è stata presentata una proposta di “scudo penale” per il personale sanitario che garantirebbe una protezione da denunce e richieste di risarcimento, spesso evocate per presunti casi di malasanità, cavalcando ignobilmente l’onda emotiva del momento. Questa proposta si è tradotta in un emendamento da inserire nel Decreto Cura Italia. “Scudo” non vuol dire spogliarsi di ogni responsabilità, né invocare una indiscriminata immunità. Piuttosto significa una garanzia da attacchi illegittimi, e la sicurezza di tutele e coperture assicurative per il nostro operato in questa fase di emergenza.
Non vogliamo entrare nell'ambito delle recenti polemiche riguardanti la possibilità che questo scudo possa essere esteso anche alle responsabilità gestionali ed amministrative in questa fase di pandemia, anzi: crediamo non si debba rallentare il percorso di questa proposta appesantendolo con considerazioni per noi non prioritarie.
Chiediamo dunque ai Governi delle Regioni e alle Amministrazioni delle Città, nei cui Ospedali esercitiamo la nostra professionalità quotidianamente in trincea, di supportare la proposta di scudo per il personale medico di fronte al Governo della nazione perché sia speditamente approvata, dando
un tangibile segnale di solidarietà e rispetto verso chi ha messo da settimane la propria vita al servizio del Paese che soffre.
Certi della dovuta attenzione, porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Sopra le parole della lettera del SIAARTI
Alla c.a.
Presidente Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – Stefano
Bonaccini
Presidente Associazione Comuni Italiani – Ing. Antonio Decaro
e p.c. al Ministro della Salute – dott. Roberto Speranza
Roma, 7 aprile 2020
Gent.mo Presidente Bonaccini,
Gent.mo Presidente Decaro,
I Delegati regionali SIAARTI
Prof. Salvatore M. Maggiore – Abruzzo e Molise
Dott. Pierfrancesco Fusco – Abruzzo e Molise
Dott.ssa Donatella Bosco – Abruzzo e Molise
Dott. Carmine Giovanni Iovino – Abruzzo e Molise
Dott. Eugenio Biamonte – Calabria
Dott. Sebastiano Macheda – Calabria
Dott. Marco Tescione – Calabria
Dott. Giovanni De Vuono – Calabria
Dott.ssa Pasqualina Brunelli – Calabria
Prof. Pasquale Sansone – Campania
Dott. Carmine Iacovazzo – Campania
Dott.ssa Clelia Esposito – Campania
Dott. Ferdinando Chiumiento – Campania
Dott. Nicola Logrieco – Campania
Dott.ssa Annachiara Marra – Campania
Dott.ssa Laura Baccari – Campania
Dott. Maurizio Fusari – Emilia-Romagna
Dott.ssa Stefania Taddei – Emilia-Romagna
Prof. Carlo Alberto Volta – Emilia-Romagna
Dott. Vanni Agnoletti – Emilia-Romagna
Dott. Marco Degoli – Emilia-Romagna
Dott. Stefano Maitan – Emilia-Romagna
Dott. Fabio Caramelli – Emilia-Romagna
Prof.ssa Tiziana Bove – Friuli-Venezia Giulia
Dott. Cristian Deana – Friuli-Venezia Giulia
Dott. Amato De Monte – Friuli-Venezia Giulia
Dott.ssa Marzia Umari – Friuli-Venezia Giulia
Dott. Flavio Bassi – Friuli-Venezia Giulia
Prof. Luigi Tritapepe – Lazio
Prof. Marco Rossi – Lazio
Dott.ssa Maria Grazia Frigo – Lazio
Dott. Luigi Riccioni – Lazio
Prof. Francesco Pugliese – Lazio
Dott.ssa Laura Bertini – Lazio
Prof. Felice Eugenio Agrò – Lazio
Dott.ssa Ester Maria Alba Forastiere – Lazio
Prof. Pierangelo Di Marco – Lazio
Dott. Giorgio Ardizzone – Liguria
Prof. Nicolò Antonino Patroniti – Liguria
Dott. Brunello Brunetto – Liguria
Dott. Paolo Marin – Liguria
Dott. Alessandro Simonini – Liguria
Prof. Giuseppe Foti – Lombardia
Dott. Edoardo Calderini – Lombardia
Dott. Carlo Capra – Lombardia
Dott. Alberto Giannini – Lombardia
Dott. Paolo Grossi – Lombardia
Dott. Federico Piccioni – Lombardia
Dott. Gianluca Russo– Lombardia
Dott. Massimo Borelli– Lombardia
Dott. Massimiliano Greco– Lombardia
Dott. Ettore Roberto Luigi Vascotto– Lombardia
Dott. Nicola Petrucci – Lombardia
Prof. Abele Donati – Marche
Dott.ssa Silvia Pierantozzi – Marche
Dott. Tonino Bernacconi – Marche
Dott. Daniele Elisei – Marche
Dott. Gabriele Falzetti – Marche
Dott. Andrea Mina – Piemonte e Valle d'Aosta
Dott. Alessandro Locatelli – Piemonte e Valle d'Aosta
Dott.ssa Sara Borga – Piemonte e Valle d'Aosta
Dott. Roberto Balagna – Piemonte e Valle d'Aosta
Dott. Davide Colombo – Piemonte e Valle d'Aosta
Dott.ssa Lucia Mirabella – Puglia e Basilicata
Dott. Salvatore Grasso– Puglia e Basilicata
Dott. Francesco Massimo Romito– Puglia e Basilicata
Dott. Leonardo Consoletti– Puglia e Basilicata
Dott. Alessandro D'Ambrosio– Puglia e Basilicata
Dott.ssa Leda Floris – Sardegna
Dott. Franco Pala – Sardegna
Dott.ssa Laura Pistidda – Sardegna
Dott.ssa Daniela Sanna– Sardegna
Dott. Mario Musu – Sardegna
Dott. Nicosia Salvatore – Sicilia
Dott. Massimo Donzelli – Sicilia
Dott. Antonio Filippo Arcadipane – Sicilia
Dott.ssa Daniela Maria Palma – Sicilia
Dott. Giuseppe Risalvato – Sicilia
Dott. Giuseppe Manta – Sicilia
Dott. Alberto Noto – Sicilia
Dott. Gerlando Fiorica – Sicilia
Dott. Enrico Vaccarisi– Sicilia
Dott. Savino Borraccino – Sicilia
Dott. Stefano Soriano – Sicilia
Dott. Gianni Biancofiore – Toscana
Dott. Vittorio Pavoni – Toscana
Dott. Giovanni Sbrana – Toscana
Dott. Filippo Bressan – Toscana
Dott.ssa Claudia Cariello – Toscana
Dott. Angelo Giacomucci – Umbria
Dott. Fabio Gori – Umbria
Dott.ssa Simonetta Tesoro – Umbria
Dott.ssa Laura Marchesini – Umbria
Dott. Thierry Claude Bagaphou – Umbria
Dott.ssa Astrid Ursula Behr – Veneto e Trentino-Alto Adige
Dott. Guido Di Gregorio – Veneto e Trentino-Alto Adige
Dott. Antonio Farnia – Veneto e Trentino-Alto Adige
Dott.ssa Silvia De Rosa– Veneto e Trentino-Alto Adige
Dott. Davide Mazzon – Veneto e Trentino-Alto Adige
Stiamo lavorando, Amministrazioni e Strutture Sanitarie, fianco a fianco, cercando di offrire a una popolazione che soffre la migliore assistenza possibile, pur con i limiti logistici, di organico e di forniture di materiali che tutti conosciamo. Eppure, giungono sempre più forti notizie di iniziative volte a coinvolgere gli operatori sanitari in possibili accertamenti di responsabilità penali e civili sul loro operato verso i pazienti affetti da Covid19 o sospetti tali.
Tra i pregi e i valori che tutti riconoscono ai medici italiani ci sono quelli dell’adattabilità e della flessibilità. È del tutto evidente che organizzare reti di assistenza intensiva, trasformando Reparti di degenza o Aree di risveglio postoperatorio in Rianimazioni capaci di accogliere i pazienti più gravi,
rappresenta uno sforzo immane dal quale però non ci siamo mai tirati indietro in queste settimane.
Abbiamo offerto e continuiamo a farlo, tutta la nostra professionalità, consci di lavorare spesso al limite, ma ugualmente fermi nell’assumerci le nostre responsabilità per ogni decisione presa in base
all’esperienza e alla necessità del momento.
Sappiamo che in Senato è stata presentata una proposta di “scudo penale” per il personale sanitario che garantirebbe una protezione da denunce e richieste di risarcimento, spesso evocate per presunti casi di malasanità, cavalcando ignobilmente l’onda emotiva del momento. Questa proposta si è tradotta in un emendamento da inserire nel Decreto Cura Italia. “Scudo” non vuol dire spogliarsi di ogni responsabilità, né invocare una indiscriminata immunità. Piuttosto significa una garanzia da attacchi illegittimi, e la sicurezza di tutele e coperture assicurative per il nostro operato in questa fase di emergenza.
Non vogliamo entrare nell'ambito delle recenti polemiche riguardanti la possibilità che questo scudo possa essere esteso anche alle responsabilità gestionali ed amministrative in questa fase di pandemia, anzi: crediamo non si debba rallentare il percorso di questa proposta appesantendolo con considerazioni per noi non prioritarie.
Chiediamo dunque ai Governi delle Regioni e alle Amministrazioni delle Città, nei cui Ospedali esercitiamo la nostra professionalità quotidianamente in trincea, di supportare la proposta di scudo per il personale medico di fronte al Governo della nazione perché sia speditamente approvata, dando
un tangibile segnale di solidarietà e rispetto verso chi ha messo da settimane la propria vita al servizio del Paese che soffre.
Certi della dovuta attenzione, porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Sopra le parole della lettera del SIAARTI
Alla c.a.
Presidente Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – Stefano
Bonaccini
Presidente Associazione Comuni Italiani – Ing. Antonio Decaro
e p.c. al Ministro della Salute – dott. Roberto Speranza
Roma, 7 aprile 2020
Gent.mo Presidente Bonaccini,
Gent.mo Presidente Decaro,
I Delegati regionali SIAARTI
Prof. Salvatore M. Maggiore – Abruzzo e Molise
Dott. Pierfrancesco Fusco – Abruzzo e Molise
Dott.ssa Donatella Bosco – Abruzzo e Molise
Dott. Carmine Giovanni Iovino – Abruzzo e Molise
Dott. Eugenio Biamonte – Calabria
Dott. Sebastiano Macheda – Calabria
Dott. Marco Tescione – Calabria
Dott. Giovanni De Vuono – Calabria
Dott.ssa Pasqualina Brunelli – Calabria
Prof. Pasquale Sansone – Campania
Dott. Carmine Iacovazzo – Campania
Dott.ssa Clelia Esposito – Campania
Dott. Ferdinando Chiumiento – Campania
Dott. Nicola Logrieco – Campania
Dott.ssa Annachiara Marra – Campania
Dott.ssa Laura Baccari – Campania
Dott. Maurizio Fusari – Emilia-Romagna
Dott.ssa Stefania Taddei – Emilia-Romagna
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Dott. Vanni Agnoletti – Emilia-Romagna
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Dott. Giorgio Ardizzone – Liguria
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Dott. Alessandro Simonini – Liguria
Prof. Giuseppe Foti – Lombardia
Dott. Edoardo Calderini – Lombardia
Dott. Carlo Capra – Lombardia
Dott. Alberto Giannini – Lombardia
Dott. Paolo Grossi – Lombardia
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