Signurì Signurì di Enzo Moscato, sospesi nelle metafore della sovversione

attori di signuri signuri
Attori di Signurì Signurì

NAPOLI - San Giovanni a Teduccio, quartiere di Napoli, negli stabilimenti dell’ex Cirio di Vigliena tra gli archivi creativi e la falegnameria del Teatro di San Carlo, l’11 e il 12 gennaio 2025 è andato in scena “Signurì Signurì” di Enzo Moscato. L’opera risale al 1982, e fa parte della raccolta “Orfani Veleni”, ispirata al romanzo “La pelle" di Curzio Malaparte del 1949. In città, la morte del drammaturgo, avvenuta esattamente un anno fa, ha portato un forte senso di perdita, fosse solo per il suo bagaglio di passione e soprattutto di cultura. Enzo, nato 77 anni fa e vissuto nei Quartieri Spagnoli, è stato docente di filosofia, prima che il teatro lo risucchiasse e travolgesse completamente. In scena, nei suoni e nei fragori di un presepe disincantato, si sente la sua assenza-presente, proprio sotto le luci di quel “Shanandoah Bar” così come immaginato dalla regia di Cristina Donadio e di Luca Trezza. Il plot dello spettacolo è quello dei vicoli del post guerra, liberati dagli alleati ma schiavizzati dal disordine morale e dal colera. Angela Addezio, Francesco Barra, Bruno Cassandra, Alessandro de Giorgi, Rossella Di Lucca, Chiara Di Girolamo, Ivan Gallotti, Sara Guardascione, Salvatore Iermano, Sara Montesanto, Josepha Pangia, Libera Tarallo, Xana Vázquez de Prada sono gli abitanti di una “Babbele, bella e senz’uocchie, vecchia, sorda e semp’annura…”. Come pubblico siamo sedotti dalle atmosfere noir, incantati dall’allestimento realizzato dagli alunni partecipanti alle Officine laboratoriali del polo formativo e produttivo del Teatro di San Carlo del distretto di Napoli Est.

Una sfilata di vita e promiscuità “…tic tac...boom boom…splash…

Sommersi da ritmi e melodie, restiamo sospesi nelle metafore della sovversione, tra i rami della speranza, nella grammatica della disillusione. In scena un’onda di tempo, un ponte tra “Il 1943 come il 1982”; Adriano Falivene e Alessio Sica narrano e letteralmente “con-tengono” una sfilata di vita e promiscuità “…tic tac...boom boom…splash…quando si dorme non si sente niente”, ma non c’è riposo per la gente che si ribella allo straniero e al sacro, alla vita e alla morte. È la storia appariscente che dal post guerra al post terremoto vive di fascino torbido e simbolico. Gli interpreti sono figure e luoghi: lustrascarpe, bordelli, travestiti, mendicanti, Cafè Chantant, Pulcinella. Assistiamo alla semiotica dell’umano, alla scrittura del corpo tragico. Come inebriati, ci pieghiamo al bello e al brutto, alla musicalità e alle stonature di un linguaggio nudo, che slitta nel silenzio crudele di una Napoli ancora contemporanea disposta ad antropomorfizzare la statua vivente dell’Immacolata. Quello di Moscato è un teatro di ricerca e sperimentazione, di re-esistenza, quindi politico (ma assolutamente apartitico), attualissimo e inclassificabile. Permeato di influenze cinematografiche, l’allestimento è vivo e pieno come “Poesia nello spazio” di Artaud, intrecciato da  quadri di “Dis-piacere della scena” di Barthes. L’argomento non riguarda solo Napoli, ma l’inconscio collettivo, non a caso ricordiamo, tra i tanti, il Premio Ubu alla carriera ricevuto dall'autore nel 2018. Il teatro di Moscato fatto di ossimori, di prosa e poesia, di traduzioni e tradimenti,  tocca e porge nervi e viscere, sfiora il perturbante di un’esistenza confusa, seppur fatta di caos che sa comunicare con il cosmo, attraverso la cura filologica della tradizione. Resta nella testa la tromba di Angelo Cioffi, il peso e lo specchio lirico della nostra esistenza.

Il 16 gennaio e il 17 gennaio al Teatro Avanposto Numero Zero “Borderlline”

Di seguito tutti appuntamenti firmati We Love Enzo: 16 gennaio – 17 gennaio Teatro Avanposto Numero Zero “Borderlline” testi di Enzo Moscato, Gennaro Ranieri e Rodolfo Fornario con Emilio Massa – regia Anita Mosca; 18 gennaio - 19 gennaio Teatro Nuovo “Scannasurice” di Enzo Moscato con Imma Villa – regia Carlo Cerciello; 20 gennaio Sala Assoli-Moscato presentazione dei 3 progetti selezionati del bando Premio Enzo Moscato – I edizione; 21 gennaio teatro Mercadante – in omaggio a Enzo Moscato proiezione film “Dadapolis” regia di Carlo Luglio – ore 20,30 ingresso gratuito; 23 - 24 Teatro Elicantropo – “Spiritilli – e altri movimenti” di Enzo Moscato con Annalisa Arbolino, Liliana Castiello, Carlo Gertrude, Michele Ferrantino, Fiorenza Raimondi – regia Costantino Raimondi; 25 gennaio – 26 gennaio Sala Assoli-Moscato – “Modo Minore” di Enzo Moscato con Lalla Esposito – direzione e arrangiamenti musicali Pasquale Scialò – con gli alunni sezioni D – E IC Madonna Assunta, Napoli musicisti Paolo Cimmino, Antonio Colica, Antonio Pepe, Antonio Ottaviano; 28 gennaio - 29 gennaio TIN-Teatro Instabile – “Cartesiana” di Enzo Moscato con Gino Curcione e con Enza Di Blasio – regia Gianni Sallustro; 31 gennaio Teatro Karol (Castellammare di Stabia) – “Modo Minore” di Enzo Moscato con Lalla Esposito – direzione e arrangiamenti musicali Pasquale Scialò musicisti Paolo Cimmino, Antonio Colica, Antonio Pepe, Antonio Ottaviano; 31 gennaio e 1 febbraio Teatro NEST – “Play Moscato” di Enzo Moscato con Tonino Taiuti – regia Luca Taiuti.

di Anita Laudando

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