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Lo staff medico e infermieristico dell'Unita Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia |
NAPOLI - Sanità: le piccole realtà, spesso una vera eccellenza. Parliamo dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia (Presidio Ospedaliero di Sulmona), oggi diretta dal dottor Cosma Cosenza, una lunga esperienza in prima linea, negli ospedali napoletani. Il Reparto oggetto di un pregresso declassamento da parte del ministero della Salute a ospedale di base fino all’anno 2023, e recentemente riqualificato a ospedale di primo livello. Il dottor Cosenza, dal mese di giugno 2024, dirige la UOC, avvalendosi di uno staff propositivo e coeso. Composta di medici, infermieri e OSS, l’Unità Operativa Complessa accompagna la donna in tutte le fasi della sua vita, dalla pubertà al post-menopausa passando per la gravidanza, e sostenendola al momento del parto; inoltre, realizza tutta una gamma di chirurgia ginecologica tramite l’ausilio di tecniche innovative e strumentazioni di ultima generazione. In particolare l’UOC si occupa oltre che delle attività tipiche di pronto soccorso ostetrico-ginecologico 24 ore su 24, anche di psicoprofilassi e percorso di accompagnamento al parto; ci sono l'ambulatorio di ecografia di primo livello, l'ambulatorio di ecografia di secondo livello, non manca l'assistenza al parto con inalazione di protossido d’azoto. Presenti l'ambulatorio visite ed ecografie ostetrico-ginecologiche, l'ambulatorio gravidanza a termine e cardiotocografia, l'ambulatorio patologia cervico-vaginale; isteroscopia diagnostica e operativa, pap-test e tamponi vaginali; poi, endocrinologia femminile e l'ambulatorio del pavimento pelvico PRP (iniezione di gel piastrinico); infine, chirurgia ginecologica e oncologica.
Una tecnologia efficace e non invasiva per il trattamento dei disturbi genitali femminili
Con l’insediamento del nuovo direttore è stato dato un forte impulso alle attività chirurgiche, da giugno 2024 a oggi sono stati eseguiti circa 150 interventi programmati in day-surgery, SDAC e ordinari per patologie ginecologiche e ostetriche attraverso la chirurgia open, vaginale, laparoscopica e isteroscopica. Questo ha permesso di frenare l’esodo costante delle pazienti oncologiche al di fuori della realtà locale. Assolutamente è da mettere, poi, in evidenza una attività esclusiva di questa realtà: l’Ambulatorio di Riabilitazione del Pavimento Pelvico presso il quale prestano la loro attività medici e ostetriche che si occupano di problematiche uro-ginecologiche per il recupero funzionale e la riabilitazione e rieducazione del pavimento pelvico. In questa struttura è possibile usufruire di una tecnologia efficace e non invasiva per il trattamento dei disturbi genitali femminili. Tale strumentazione in radiofrequenze (Vagy Combi) è a disposizione delle donne grazie a una donazione effettuata dai Nomadi Fans Club. Inoltre, nel 2021 è stato messo a punto un progetto terapeutico, nato dalla collaborazione tra l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del P. O. di Sulmona e il Centro Trasfusionale di riferimento: trattamento con plasma ricco in piastrine (PRP) ed elettroporazione tissutale. Tale metodica sta rapidamente conquistando nuovi spazi per le problematiche muco-cutanee riguardanti la regione vulvare e vaginale.
Elettroporazione in radiofrequenze con l’ausilio della tecnologia Vagy Combi
Con applicazioni di PRP autologo (cioè derivato dalla stessa paziente) come unica terapia o in affiancamento a altri tipi di tecniche medico-chirurgiche, è possibile trattare in maniera efficace e senza l’ausilio di farmaci, condizioni mediche quali il lichen scleroatrofico della regione vulvare, la distrofia vulvo-vaginale di varia origine (post-menopausa, post-trattamenti chirurgici, idiopatica) e la sindrome uro-genitale con tutti i sintomi correlati a tali condizioni cliniche (bruciore, prurito, dispareunia). Tramite applicazioni di PRP è possibile inoltre ottenere la rigenerazione della cute e delle mucose della regione vulvo-vaginale. Tale metodica, a seconda dell’età e delle caratteristiche biologiche e anatomiche della paziente, può essere integrata con l’applicazione genitale di acido ialuronico e/o testosterone attraverso l’elettroporazione in radiofrequenze con l’ausilio della tecnologia Vagy Combi. La paziente può tornare a casa immediatamente dopo il trattamento e può riprendere a svolgere la maggior parte delle comuni attività quotidiane. Dopo 48 ore è possibile fare sport e avere rapporti sessuali. La scarsissima presenza di effetti collaterali e la consolidata tecnologia di preparazione dei derivati piastrinici, nonché le ampie evidenze di efficacia dal punto di vista clinico e sperimentale su vari tessuti biologici, rendono il trattamento di biorigenerazione della regione vulvo-vaginale con PRP uno dei presidi più interessanti e avanzati per tutte le pazienti affette da problematiche medico-estetiche a livello intimo. La raggiunta esperienza in termini di gestione della patologia vulvare ha permesso l’ottenimento del Primo Premio Nazionale Uniderm al Vulva Forum di Napoli per l’anno 2024. Inoltre, tale tecnica, a livello sperimentale, è stata anche proposta in fecondazione assistita per ovviare sia alla problematica dell’endometrio sottile sia per migliorare le percentuali d’impianto in donne con precedenti insuccessi. Le pazienti candidate vengono inviate, previo contatto telefonico, presso l’ambulatorio del Centro Trasfusionale con richiesta di autodonazione e modulo di richiesta di PRP entrambi firmati dal medico dell’ambulatorio di ginecologia.
Oriana Fallaci
La rivoluzione più grande è, in un Paese, quella che cambia le donne e il loro sistema di vita. Non si può fare la rivoluzione senza le donne. Forse le donne sono fisicamente più deboli ma moralmente hanno una forza cento volte più grande. (Oriana Fallaci)
L'eccellenza in una realtà piccola dell’entroterra abruzzese
Si può accedere al servizio di Riabilitazione del Pavimento Pelvico, nonché a tutti gli altri servizi e prestazioni sanitarie offerte, previo appuntamento con S.S.N. telefonando al numero 0864/499303. Un Reparto di eccellenza in una realtà piccola dell’entroterra abruzzese, che va pubblicizzato per ridurre il terribile fenomeno di migrazione sanitaria. Portare a conoscenza del territorio realtà locali con elevati standard terapeutici facilita la vita dei cittadini. Sempre dalla parte del Paziente!
di Emanuela Di Napoli Pignatelli
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