Adriana Valerio porta Maria Maddalena, detta Maria di Magdala, fuori dalla banalità dei luoghi comuni
NAPOLI - C’è una donna che ha attraversato gli ultimi duemila anni di storia ammantata da un velo che non è il suo, additata, nel bene e nel male come altro da ciò che fu: Maria Maddalena, detta anche Maria di Magdala, protagonista di film, romanzi, opere pittoriche, raccontata come simbolo del male che si redime e che invece fu fedele seguace di Gesù. Nell’ultimo libro di Adriana Valerio, Maria Maddalena. Equivoci, storie, rappresentazioni, edito da Il Mulino, la teologa ricostruisce, fuori dalla banalità dei luoghi comuni, della retorica e degli incidenti di percorso, la figura della donna che per prima riconobbe la resurrezione. E a dirla tutta non è poco.
«Maria Maddalena – spiega Valerio - è una figura del Vangelo che ha avuto molta “fortuna”, fortuna però che si fonda su un falso storico. Lei che è stata investita da Gesù come apostola inviata dai discepoli, si ritrova ad essere conosciuta e ricordata come una prostituta pentita. Maddalena può rappresentare un’occasione di liberazione per delle donne che sono state emarginate nella storia in una chiesa che, ancora oggi, è troppo gerarchica e maschile».
Da anni impegnata nella ricostruzione del ruolo femminile all’interno della Chiesa, Adriana Valerio ha investito la sua vita di studiosa nel reperire fonti e testimonianze che restituiscano verità all’altra metà dell’umanità, quella costretta a stare, per volere delle gerarchie di ogni settore, un passo indietro nella narrazione.
Da anni impegnata nella ricostruzione del ruolo femminile all’interno della Chiesa, Adriana Valerio ha investito la sua vita di studiosa nel reperire fonti e testimonianze che restituiscano verità all’altra metà dell’umanità, quella costretta a stare, per volere delle gerarchie di ogni settore, un passo indietro nella narrazione.
Quest’ultimo lavoro restituisce verità alla figura di una donna che nella storia del cristianesimo ben altro valore avrebbe dovuto rivestire. Pagine 136, sette capitoli e una premessa che sintetizza il lavoro, la ricerca ed è il filo conduttore dell'opera.
Maddalena, Maria di Magdala, in realtà, chi è stata?
«La Maddalena – afferma la teologa - è stata ed è, senza dubbio, la figura femminile dei vangeli più conosciuta, naturalmente insieme con Maria, la madre di Gesù. È lei, assieme ad altre donne che seguono Gesù, a essere ai piedi della croce, testimone dell’agonia e della morte, ma poi ancora della sua sepoltura e, vicina al sepolcro vuoto, prima destinataria e annunciatrice della resurrezione».
Maddalena è colei che vede, riconosce, testimonia e annuncia, è quella che Valerio chiama «apostola di Cristo» poiché è a lei che Cristo affida la parola della resurrezione, è lei che dà l’annuncio agli altri apostoli, al mondo, all’umanità.
Apostola degli apostoli per i Padri della Chiesa diventa sempre più “piccola” a partire da Paolo che “dimentica” di annoverarla tra coloro che hanno testimoniato la resurrezione, inizia la damnatio memoriae e Maddalena diviene il simbolo della subalternità femminile.
«La Maddalena – afferma la teologa - è stata ed è, senza dubbio, la figura femminile dei vangeli più conosciuta, naturalmente insieme con Maria, la madre di Gesù. È lei, assieme ad altre donne che seguono Gesù, a essere ai piedi della croce, testimone dell’agonia e della morte, ma poi ancora della sua sepoltura e, vicina al sepolcro vuoto, prima destinataria e annunciatrice della resurrezione».
Maddalena è colei che vede, riconosce, testimonia e annuncia, è quella che Valerio chiama «apostola di Cristo» poiché è a lei che Cristo affida la parola della resurrezione, è lei che dà l’annuncio agli altri apostoli, al mondo, all’umanità.
Apostola degli apostoli per i Padri della Chiesa diventa sempre più “piccola” a partire da Paolo che “dimentica” di annoverarla tra coloro che hanno testimoniato la resurrezione, inizia la damnatio memoriae e Maddalena diviene il simbolo della subalternità femminile.
Il libro della scrittrice è un viaggio irrinunciabile per chi ha a cuore la verità. Di grande interesse il quinto capitolo in cui la teologa affronta “La Maddalena, dentro e fuori il tempo presente”.
«Negli ultimi trent’anni – scrive Valerio – sono fioriti in tutto il mondo cristiano convegni, ricerche e pubblicazioni a lei dedicati e che hanno offerto nuove piste di ricerca e interessanti prospettive interpretative. Soprattutto la riscoperta del suo apostolato ha riaperto la discussione sul discepolato di Gesù e sul ruolo delle donne. La Maddalena è diventata la paladina di una riforma della Chiesa che mette al centro il messaggio evangelico e l’affermazione di un discepolato di eguali per valorizzare il ruolo di ogni battezzato riconoscendo alle donne la capacità di essere guide autorevoli».
Il libro di Valerio, destinato non solo a un pubblico dotto ma anche a quante/i desiderano conoscere e studiare la verità, aiuta a riflettere sulla figura, storica e religiosa, di Maddalena, consente alle lettrici e ai lettori di comprendere gli snodi della narrazione, svela gli equivoci e le manipolazioni, restituisce alla giusta dimensione i ruoli determinanti che le donne hanno avuto nel primo cristianesimo e che aspettano, ancora oggi, di poter svolgere.
«Negli ultimi trent’anni – scrive Valerio – sono fioriti in tutto il mondo cristiano convegni, ricerche e pubblicazioni a lei dedicati e che hanno offerto nuove piste di ricerca e interessanti prospettive interpretative. Soprattutto la riscoperta del suo apostolato ha riaperto la discussione sul discepolato di Gesù e sul ruolo delle donne. La Maddalena è diventata la paladina di una riforma della Chiesa che mette al centro il messaggio evangelico e l’affermazione di un discepolato di eguali per valorizzare il ruolo di ogni battezzato riconoscendo alle donne la capacità di essere guide autorevoli».
Il libro di Valerio, destinato non solo a un pubblico dotto ma anche a quante/i desiderano conoscere e studiare la verità, aiuta a riflettere sulla figura, storica e religiosa, di Maddalena, consente alle lettrici e ai lettori di comprendere gli snodi della narrazione, svela gli equivoci e le manipolazioni, restituisce alla giusta dimensione i ruoli determinanti che le donne hanno avuto nel primo cristianesimo e che aspettano, ancora oggi, di poter svolgere.
Adriana Valerio ha insegnato Storia del cristianesimo e delle chiese nell’Università Federico II di Napoli. Tra le sue ultime pubblicazioni: Maria di Nazaret (Il Mulino, 2017), Il potere delle donne nella Chiesa (Laterza, 2017), Donne e Chiesa (Carocci, 2016), Le ribelli di Dio (Feltrinelli, 2014).
di Nadia Verdile
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